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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di M. ROCCA del 18/06/2009 07:03:13
Processo Calciopoli: Dario Canovi

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 16 giugno 2009

Canovi Dario, procuratore sportivo fino al 2007.
Di cosa parlerà? Probabilmente di qualcosa di cui non è in conflitto di interessi, ossia procure di calciatori, oppure illuminerà la seduta - finalmente - con qualche fatto e non con confidenze, sensazioni e “sentito dire”?
No purtroppo no, impernia la sua testimonianza sulla GEA World, sua concorrente, in spregio alla verità processuale sancita dalla sentenza del tribunale di Roma ad inizio d'anno. Torna a battere sul tamburo del centro di potere e delle procure dei giocatori estorte.
Ennesima testimonianza boomerang per l'accusa, poichè il controinterrogatorio diventa devastante e gli avvocati difensori colpiscono senza pietà.
Durante l'esame col PM Narducci, Canovi inizia col rivelare che, a cavallo degli anni 2000, ha fatto parecchi esposti contro suoi colleghi, a suo dire rei di un comportamento deontologicamente scorretto. Sempre riguardo alla GEA, venne anche ascoltato dall'antitrust, cui aveva denunciato la posizione dominante della società. Ricorda altresì di aver denunciato Zavaglia, Marronaro ed altri esponenti di quella che secondo Lui sarebbe la prima Gea (in realtà la General Athletic), composta dai figli di Cragnotti, Geronzi e Tanzi, oltre a tale Cellini. Cui si aggiusero, sempre secondo la farraginosa ricostruzione del teste, Zavaglia ed Alessandro Moggi.
“E con ciò?” Vi chiederete voi... Tranquilli ce lo chiediamo anche noi. E' tutto di una irrilevanza ai limiti del ridicolo.
Proseguiamo.

Dice di aver gestito la procura di Alessandro Nesta e di essere stato in società con il fratello di quest'ultimo. Questo per cinque o sei anni. Poi, a suo dire, con la scusa di un contratto di sponsorizzazione, il calciatore venne a contatto con Cellini il quale tramò per portargli via detta procura.
Quindi Nesta sarebbe stato condotto insieme al fratello a bordo di una lussuosa limousine dall'allora Presidente della Banca di Roma, Geronzi, il quale gli intimò, sempre secondo il teste, «Io per te faccio questo, questo e questo (cosa non si sa, ndr) ma è chiaro che Tu la procura la dai a mia figlia».
E così avvenne. «Ma questa era la prima Gea» - per il resto del mondo la General Athletic - si affretta a sottolineare.
Ora siccome nè Cellini, nè la General Athletic, nè Geronzi o sua figlia e tantomeno Nesta o suo fratello sono imputati, si continua a non vedere la rilevanza di tali esternazioni. Ma tant'è...
Proseguiamo.

Passa alla “nuova Gea”, GEA World per noi comuni mortali, a suo dire società egemone sul mercato, un vero centro di potere in sinergia con la federazione, dove il Presidente Federale aveva come dipendente la figlia di Geronzi e quest'ultimo, per par condicio, aveva come dipendente il figlio di Carraro.
Poi, pensate un po', ad un certo punto entra in società adirittura il figlio del CT della nazionale, Lippi, incredibile. Lui crede sia proprio una cosa incredibile. Pur senza alcun regolamento che lo vieti.
Tantissimi sono i casi a suo dire di passaggi alla GEA di calciatori, senza motivo e senza preavviso, come ad esempio Chiellini (Prioreschi sbuffa!).
Il processo GEA non si è tenuto a Roma qualche mese fa? Boh!
Proseguiamo.
Ad esempio lui trattò il passaggio di Maresca al Siviglia ma quando andò a Torino per la definizione il Dg e l'AD del Siviglia gli dissero che chi aveva suggerito loro il nome di Maresca era stato un socio GEA (ma lui con chi aveva trattato? boh!). «C'era sempre la Gea di mezzo»...«Questo è un fatto certo».
Lui crede (e gli avvocati gli fanno sottolineare bene il crede) che la percentuale del trasferimento di Maresca l'abbia incassata la Gea.
«Un' altro fatto certo è che Zavaglia e A. Moggi fossero fissi in corso Galfer, erano sempre lì».
Poco prima del mondiale e dello scandalo trattò il passaggio di Antonioli alla Juventus, con Fabiani, DS del Messina. Poi però la cosa non andò in fondo per lo scandalo.
A questo punto finisce l'esame del PM. Passiamo al controinterrogatorio che riporterò in modo integrale.

Avv.Prioreschi: Cominciamo a mettere un po' di ordine alle sue dichiarazioni. Lei sa che a Roma c'è stato un processo nei confronti degli esponenti della GEA per quanto lei afferma?
Canovi: Sì
Avv.Prioreschi: Lei è stato sentito dalla Procura?
Canovi: No
Avv.Prioreschi: Come no?
Canovi: No
Avv.Prioreschi: Il giorno 24 marzo 2004 alle ore 11:00 nell'Ufficio del dottor Luca Palamara
Canovi: Si, non ricordavo
Avv.Prioreschi: Ahh ecco. Allora lei ha detto di essere stato sentito dall'Antitrust, sa come si è concluso il procedimento?
Canovi: Purtroppo sì
Avv.Prioreschi: Prendo atto che le dispiace ma dovrebbe dire, se non le dispiace, come si è concluso
Canovi: si, io non ero daccordo ma, dunque, l'antitrust...
Avv.Prioreschi: su avanti mica è difficile...
Canovi: no, ma...
Avv.Prioreschi: avanti...
Canovi: non si arrabbi
Avv.Prioreschi: no io non mi arrabbio, semmai è lei che si arrabbia perchè essendo in concorrenza e avendo interesse...
Presidente Casoria: Avvocato...
Avv.Prioreschi: Si, però, signor Presidente, lui non può dire queste cose. Allora lei sa che l'Autorità Garante ha escluso la posizione dominante della GEA?
Canovi: Si
Avv.Prioreschi: Lei sa che c'è stata anche un'indagine della FIGC sulla Gea?
Canovi: A quale si riferisce?
Avv.Prioreschi: Alla GEA World
Canovi: No, ce ne sono state due, una per la prima e una dopo
Avv.Prioreschi: No no... la General Athletic non mi interessa
Canovi: La seconda? si è conclusa qualche mese fa...
Avv.Prioreschi: No è risalente al 2001-2002, anche a seguito dei suoi esposti... Allora sa come si è conclusa?
Canovi: Ahh... Purtroppo sì.
Avv.Prioreschi: No, ma me lo dica, non mi dica “purtroppo sì”
Canovi: Si è conclusa con il proscioglimento. Sa chi era il Presidente di quella commissione?
Avv.Prioreschi: Lasci stare non è pertinente

Macchè lui nel pettegolezzo ci sguazza, l'avrà abituato Narducci.

Canovi: Il presidente della commissione era un consulente della parte... [incomprensibile]
Avv.Prioreschi: Non è vero! Il Presidente di quella commissione era il prof. D'Amelio, degnissima persona. Non le consento illazioni del genere. Signor Presidente queste sono chiacchere. Allora, torniamo a Chiellini. Lei sa che a Roma c'è stata una sentenza in cui sono stati assolti, per i fatti che Lei cita, tutti gli esponenti della GEA?
Canovi: No
Avv.Prioreschi: Non li legge i giornali?
Canovi: Si, ma...
Avv.Prioreschi: Le era sfuggita, questa le era sfuggita
Canovi: No, sono abbastanza attento
Avv.Prioreschi: Vede per sfortuna del teste, signor Presidente, io sono stato anche parte di quel procedimento, quindi non può venire qui a buttare circostanze che sono già state abbondantemente smentite. Anche se in primo grado di giudizio.

Avv.Trofino: Signor Canovi lei è un concorrente della GEA?
Canovi: Assolutamente si...
Avv.Trofino: Lei si è lamentato in passato di queste cose? Ha fatto esposti?
Canovi: Si
Avv.Trofino: Che esito hanno avuto i suoi esposti?
Canovi: Non lo so
Avv.Trofino: Quando li ha fatti gli esposti?
Canovi: Da dieci anni a questa parte
Avv.Trofino: E non ha mai avuto notizia di nessuno? Nè si è mai interessato di saperlo?
Canovi: No
Avv.Trofino: Allora glielo dico io che fine hanno fatto i suoi esposti, sono stati tutti respinti.
Ma come? Lei lamenta una sua situazione, a suo dire di abuso, fa gli esposti e non si preoccupa neanche di verificarne l'esito? Questo vuol farci credere? Ma dai laaa...
Canovi: Avvocato è proprio così
Avv.Trofino: Io sto saggiando l'attendibilità del teste... Perchè se un teste dice una panzana di questa portata... E io lo sottolineo perchè il tribunale valuti l'attendibilità del teste... Vabbè allora andiamo avanti...
Canovi: Vede, io sono stato sentito alcuni giorni fa dall'ufficio indagini
Avv.Trofino: Non c'è più l'ufficio indagini, l'hanno abolito. Non so dove sarà andato, sarà andato da un'altra parte. Vabbé
Canovi: Guardi che la conosco abbastanza la giustizia sportiva
Avv.Trofino: Oh, come la conosce... Dice che è andato all'ufficio indagini e non esiste più
Canovi: Sarà stata la procura federale. Comunque sono stato interrogato in merito ad uno di questi esposti, purtroppo questa è la giustizia sportiva
Avv.Trofino: Come quella di oggi, di ieri e di domani. Per lei quindi non esiste un'autorità. Allora che li fa a fare gli esposti, se poi non ha sfiducia in questi organi? Andiamo avanti. Lei ha parlato di anomalie che esistevano nel mondo del calcio, riferendosi a Davide Lippi, figliuolo di Marcello, che tra l'altro è stato assolto da tutte queste situazioni, ha detto che lo trovava assurdo, le risulta che nel mondo del calcio esistano altre anomalie di questo genere?
Canovi: Per mia conoscenza no. Dovrebbe essere una norma deontologica.
Avv.Trofino: Sta dicendo delle sciocchezze clamorose

Dopo una sfuriata di Narducci, indignato dall'uso del termine “sciocchezze”, l'avv. Trofino piazza i colpi di grazia alla credibilità del teste:
“Il nome di Pastorello le dice niente?”
“Il nome di Corvino le dice niente?”
“Il nome di Fedele le dice niente?”

E Canovi è costretto ad abbozzare, irrilevante e reticente.

 
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