Sono sempre stato insofferente alle verità precostituite, al pensiero unico che viene elargito alle masse, al comune sentire, ai dogmi assolutistici.
Persino la teoria Darwiniana non mi ha mai convinto del tutto, figuriamoci il resto! Ecco, “bastian contrario” è forse il termine che si attaglia meglio alla mia persona.
E’ un discorso che potrebbe portare lontano, che potrebbe dar vita a mille riflessioni e mille spunti, che poco o nulla avrebbero a che vedere con il motore primario di questo sito: la Juventus.
Ma il preambolo è necessario perché – blasfemia!- con questo mio modesto scritto vorrei provare a dire la mia su una serie di “verità assolute” che i media italioti provano a far passare da 2 anni a questa parte: “l’Inter è talmente forte che avrebbe vinto lo stesso” (per giustificare le sviste delle giacchette multicolore), oppure “la rosa dell’Inter è talmente superiore a quella della Juventus che l’esito della corsa a due è scontato”.
Ecco, è proprio partendo da qui che vorrei iniziare a fare il “Galileo” della situazione, dall’analisi della componente principale (lo so che i più rancorosi stanno storcendo il naso...) del gioco del calcio: i giocatori.
Per semplicità, ho provato ad esaminare solo l’undici titolare delle due formazioni, quello che più spesso scende in campo; e l’ho fatto a bocce ferme, ipotizzando di pesare i valori assoluti dei calciatori, senza tener conto di com’è realmente andato il torneo sponsorizzato dalla nota compagnia telefonica.
Inter 2008/09Julio Cesar
Maicon – Samuel- Chivu- Maxwell
Zanetti – Stankovic-Cambiasso – Muntari
Ibrahimovic- Balotelli
Juventus 2008/09Buffon
Grygera-Legrottaglie-Chiellini-Molinaro
Camoranesi-Sissoko-Zanetti-Nedved
Del Piero – Trezeguet
Partiamo dai portieri. Sfido chiunque a dubitare del fatto che Gigi sia il numero 1 al mondo o comunque ad affermare che Cesar possa stargli non dico davanti ma quantomeno al fianco.
Difesa. Lo so, i nomi sono dalla parte dei nerazzurri, ma i nomi non vanno in campo: i nomi devono essere funzionali al gioco.
E allora scopriamo che difensivamente – perché i terzini sono DIFENSORI signori, se uno pretende dal terzino i 70 metri di campo sino al cross, forse dovrebbe rivedere qualche convinzione – Maicon e Maxwell non sono propriamente delle saracinesche, che il brasiliano ex Monaco, se attaccato da un Fausto Rossi qualsiasi, perde i riferimenti e che l’ex-Ajax non è in grado di contenere un avversario che lo punta stringendo al centro e costringendolo quindi ad utilizzare il piede destro per contrastare.
Avete capito bene, in fase difensiva i tanto vituperati Grygera e Molinaro (Sambuca per i più) sono nettamente più disciplinati ed attenti dei celebrati rivali.
La coppia centrale a mio parere è quasi sullo stesso piano, con due piccole notazioni: in ogni difesa che funziona, storicamente vi sono un “cervello” ed un braccio ed in più normalmente vi sono un giocatore fortissimo sull’uomo e l’altro molto portato all’impostazione.
Penso alle grandi coppie di difensori (Baresi-Costacurta, Scirea-Brio, Montero-Ferrara, ecc.) del passato e trovo conferma.
Legrottaglie è naturalmente portato ad impostare mentre Chiellini, più irruente ed impulsivo, fonda sull’anticipo e sulla vigoria fisica la sua forza.
Altrettanto si può dire di Samuel e Chivu, anche se si potrebbe eccepire che entrambi sono mancini ed in più il rumeno è un terzino adattato al ruolo.
Ma la loro esperienza e concentrazione sono tali da portarli allo stesso livello – se non un gradino più su –della coppia bianconera.
Veniamo al cuore della squadra: la linea mediana. Sono evidenti i problemi di entrambe le formazioni: troppi muscolari e qualità limitata agli esterni per i bianconeri ed al centro per i milanesi.
Ma anche qui non vedo grossi vantaggi per i nerazzurri, anzi...
Zanetti è un terzino “riciclato”, che per giunta ha l’abitudine – dannosissima per l’economia del gioco, pur mandando in sollucchero i sostenitori della beneamata – di partire lancia in resta e testa bassa in scriteriate incursioni offensive.
Muntari è un cursore la cui foga agonistica mai trattenuta adeguatamente lo porta spesso ad essere espulso (o almeno, in Inghilterra era la norma...), mentre Cambiasso e Stankovic sono la dorsale veramente irrinunciabile della squadra di Mourinho. Personalmente, ritengo Stankovic un incursore più che un vero centrale di manovra, ma abbinato alle geometrie ed al senso della posizione dell’argentino ex-Real forma un buon tandem mediano.
La Juventus viceversa ha in Camoranesi e Nevded le pedine in grado di scompaginare le difese avversarie, ma ha in Zanetti e Sissoko i punti critici in quanto, non avendo il passo nè la fantasia dei creatori di gioco puri, devono per forza di cose far passare la manovra dalle fasce con il risultato che spesso per gli avversari risulta facile bloccare gli sbocchi offensivi della squadra di Ranieri. Inoltre, Momo è indisciplinato tatticamente, tende spesso a partire in avanti una volta recuperato il pallone lasciando sguarnita la mediana.
E arriviamo alle note dolenti (per i supporter della Vecchia Signora). L’attacco.
E’ paradossale pensare che – senza l’aberrazione del 2006 – i tre quarti dei reparti avanzati delle due formazioni militavano a Torino, ma tant’è (per ora...).
Ibrahimovic non ha certo bisogno di presentazioni: sposta gli equilibri, soprattutto in Italia.
Da quando il Direttore lo portò in Italia, ha vinto 4 scudetti consecutivi: basterebbe questo dato a certificare la sua importanza (a proposito, grazie dirigenza!).
Di Balotelli si può dire invece tutto ed il suo contrario: il giovane nerazzurro è capace di grandi giocate e di grandissime intemperanze comportamentali.
Quello interista resta ad ogni modo un reparto assolutamente affidabile.
I bomber della Juventus non hanno certo bisogno di presentazioni, bastano i loro nomi: Del Piero e Trezeguet.
Il primo è “solamente” il migliore goleador della storia bianconera, mentre il secondo è l’attaccante straniero più prolifico.
Fate vobis insomma.
Questo, come dicevo, solo per rimanere all’analisi dei titolari.
E allora, visto che così ad una prima occhiata le formazioni non sono troppo distanti come valori assoluti, perché la Juventus è arrivata a “distanza di sicurezza” dagli Indossatori?
Tralascio volutamente la guida tecnica, perché Mourinho e Ranieri in quanto a preparazione tattica giocano a ciapanò entrambi.
Non farà tutto parte del famoso “piano quinquennale” di monsieur Blanc?
Possiamo garantire che non ci siano stati patti “a perdere” da parte degli ineffabili in corso Galfer?
Siamo sicuri che l’input a Ranieri non sia stato: “Mister, mi raccomando, anche a costo di passare per incapace, non disturbi i padroni del vapore”?
Non lo so, sono domande strane che mi frullano nel cervello.
Il problema è che mal si accordano con il mantra tanto in voga in questi anni: “L’Inter è talmente superiore alle altre che non c’è corsa”. Per cui: “Taci bastian contrario!”
Commenta l'articolo sul nostro forum!