premessa
9 Luglio 2006Quel giorno ho smesso di provare passione per la nazionale proprio nel momento in cui l'Italia di Lippi conquistava il tetto del mondo.
Era il 9 Luglio 2006 ed ero alla ricerca di relax in vacanza al mare, quasi a voler dimenticare lo stupro che la Vecchia Signora stava subendo, incessantemente, da oltre un mese. Più l'Italia avanzava nel percorso verso la finale, piu la Juventus veniva affossata: quarti di finale, la juve rischia la B; semifinale, juve in B con penalizzazione; finale, alcuni campioni del mondo possono sprofondare in C. Questi erano piu o meno gli amari accostamenti nei titoli della carta stampata.
Il giorno dell'evento è stato quello che mi ha portato sino ad ora a non provare più alcun sentimento verso la nazionale. Quel giorno, quando esplose il tripudio di gioia, avevo promesso a me stesso di chiudere anche qualsiasi tipo di passione per il calcio, sfinito dalle lacrime di rabbia, dalla desolazione dettata da un'amara impotenza.
La Federcalcio, nelle mani di Guido Rossi, sollevava una coppa con una mano e con l'altra affondava la Juventus. Fine, basta: solo rabbia, nient'altro. Addio, calcio. Questo il risultato di quanto accaduto, queste le mie sensazioni alla mancata reazione della Juventus e del suo popolo.
qualche tempo dopo
29 Gennaio 2007Campionato di serie B
Quel giorno la Juventus è scesa (scendere può benissimo essere interpretato come cadere in basso) nel campo della mia città.
Spezia-Juventus mi ha svegliato dalla mia dolorosa indifferenza, dal mio rabbioso distacco.
Era un sabato e avevo inizialmente deciso di allontanarmi. Ma mentre rientravo dal lavoro a fine mattinata, successe qualcosa di inaspettato: cos'era quella festa? Cosa significava tutto quel fermento? Perché tanta ressa davanti ad un albergo? Perché quelle locandine dei giornali a celebrare un evento? Ma poi, quale evento?
Non sono scappato. Anzi, devo pure ringraziare un bagarino, non perché ho partecipato all'evento: il motivo alla fine si capirà.
Entro nella curva ospiti: un ospite in casa propria non suona bene, ma ospite (non dell'evento) mi consideravo.
Il fatto è che ho amato sin dall'adolescenza anche gli altri colori, fino al momento in cui colui che ora vince perché il calcio e' pulito ha deciso di "partecipare" alle sorti della squadra della mia città. Due colpi da una sola persona: uccidere una vecchia passione e affossare la Vecchia Signora. Lo "stimerò" per sempre, anche in considerazione del fatto che la sua partecipazione non gli ha consentito di salvare ciò che gli spezzini consideravano un patrimonio della propria città. Ma questa è un'altra storia.
La partita l'ho vista male e seguita ancor meno. Ho capito però che il mio cuore doveva viaggiare accompagnato dalla testa: amore e ragione, rancore e orgoglio, difesa e passione.
Solo quelle erano e sarebbero state le armi per combattere quella indegna e farsesca condanna, che "mi ha costretto a scendere in B".
Qualche settimana dopo: la mia discesa in campoHo deciso: mi metto l'elmetto e parto all'attacco! Pur non sapendo con chi farlo, parto ugualmente: Don Chisciotte contro tutti.
E comincio laddove ti chiedono 30 denari, laddove so che nulla è stato fatto per difendere quella bandiera e quel smbolo che espongono nel balcone.
Quanto resisto? il tempo di capire, dopo qualche scambio di post con il capo redattore, che erano risorse sprecate: il dissenso, seppure civile, non era consentito. Il motto pareva: "scurdammuce 'o passato".
Dopo il letargo, ho sete di conoscere e di capire gli umori della gente, di dare forza alle mie ragioni, frequentando vari forum con l'assurda idea di far parte "degli educatori alla difesa": la difesa della Juve.
Ma non era ancora tempo, ahimè: se partecipo ad una causa, la causa deve essere solo quella e la partecipazione richiede fiducia. Il problema è che la fiducia non devi solo pretenderla, ma devi anche garantirla e meritartela.
22 Dicembre 2008 giulemani. Lo so, è tardi, troppo tardi: sono in ritardo di due anni. Vi ho spiato da tempo come visitatore, Vi ho letto e mi sono documentato, un po' parassita e un po timoroso.
Ma questa è casa mia, adesso! Questa è la casa che chiunque ama la Juventus dovrebbe frequentare!
Ho capito, alla fine del mio percorso, che entrare e farne parte non significa dare forza ad una associazione, ma cementare un'idea, condividere la passione e sopratutto percorrere quella via che porterà alla verità.
E partecipando mi sale su forte quella convinzione: "Giù le mani ti premia", premierà tutti. E l'obbiettivo non è vincere una maglia gloriosa, una spilla, un pallone, una tessera di appartenenza.
L'estrazione sulla ruota della battaglia vedrà uscire un solo numero: 29, vincente per tutti!
Giulemani è "una liberazione, un urlo, una schiavitù, un vizio mentale, una filosofia, un destino": questa splendida definizione di amore per la Juve, scritta da un autentico Juventino e illustre firma di glmdj, e' anche la definizione di questa Associazione.
Celebrazione, autocelebrazione: pensino ciò che vogliono coloro che ci giudicano "pazzi e idealisti". Pensino ciò che vogliono coloro che ci ritengono "nostalgici del passato". Io, juventino qualunque, sono qui ad aspettare, senza paure e senza alcun dubbio.
Grazie a Giuseppe, grazie a Marcello, grazie a Nicola, grazie a Ivan, grazie a Fabio, a Marco e Gildo, anche a Mario altrimenti si offende...
Grazie a Paola, la Signora della Vecchia Signora.
Grazie a Tutti e anche a quelli che verranno.
Grazie a quel bagarino.
Grazie a mio nonno, che mi insegnò ad amare La Juve e a GLMDJ che mi ha insegnato a difenderla. Uno Juventino qualunque
Commenta l'articolo sul nostro forum!