BUFFON 8 Peccato per quel doppio errore contro il Bayern Monaco perchè il suo standard è ancora altissimo e pochissime squadre al mondo possono vantare un numero uno così forte. Per qualcuno sarà un pensionato ma per chi ha un po’ di obiettività in più rimane il numero 1 al Mondo.
STORARI 7 Non è facile guardare sempre i compagni dalla panchina e poi farsi trovare pronto nel momento giusto, Marco però è un portiere di grande esperienza e quando è stato chiamato in causa ha risposto sempre (o quasi) in maniera positiva.
RUBINHO SVBARZAGLI 9,5 Per la seconda stagione consecutiva è di gran lunga il miglior difensore nel panorama calcistico italiano. Sempre preciso, sempre elegante, sempre presente, garantisce quantità e qualità nel reparto arretrato meno battuto del campionato. Indispensabile!
BONUCCI 8,5 Ottimo interprete del ruolo di "regista difensivo". Oltre ad occuparsi degli attaccanti avversari è una garanzia nel lavoro di impostazione che consente alla squadra di cominciare la manovra palla a terra dalla difesa. Rispetto all'anno scorso ha dimostrato di essere cresciuto, limitando i leziosismi.
CHIELLINI 8 Quando è stato assente la sua mancanza si sentiva, Giorgio è difensore roccioso e difficile da superare. Sempre concentrato e spesso pericoloso in zona gol, nonostante una sola realizzazione stagionale. Alcune volte ci si dimentica delle sue prestazioni ma è sempre fondamentale nella linea dei difensori.
CACERES 7 Fa della grinta la sua arma migliore e approfitta dell'infortunio di Chiellini per mettersi in mostra con delle prestazioni sempre molto intense. In qualche occasione è stato schierato anche come esterno destro e si è dimostrato un'alternativa di lusso in diverse zone del campo.
MARRONE 6,5 Ha giocato come vice Bonucci e come vice Pirlo ed in entrambe le situazioni se l'è cavata egregiamente anche se non è ancora al livello dei due Campioni che si è trovato davanti. Conte gli sta insegnando il lavoro del "regista" e nella Juve che verrà potrebbe togliersi molte soddisfazioni.
LUCIO 4 Le poche occasioni che gli sono state concesse per mettersi in mostra le ha sprecate tutte clamorosamente. Conte ha deciso di cederlo nel mercato di riparazione.
PELUSO 6,5 Arrivato dall'Atalanta nel mercato di Gennaio tra molte perplessità. Federico dopo le prime prestazioni non convincenti, è entrato poco alla volta negli schemi guadagnandosi la fiducia del mister e di gran parte dei tifosi. Anche in Champions League si è dimostrato alternativa importante, sia come esterno di sinistra che come interno nella linea a tre dei difensori.
LICHTSTEINER 7.5 Ripetere la meravigliosa stagione dell'anno scorso non era facile perchè bisogna essere sempre in una forma fisicamente perfetta per correre su e giù sulla corsia destra bianconera. Ma lui ci è riuscito, nonostante il triplo impegno tra Serie A, Champions League e Coppa Italia.
PEPE SV Purtroppo la sfortuna l'ha tenuto lontano dal campo per tutta la stagione. Un peccato perchè senza di lui il Mister ha dovuto accantonare il 4-3-3.
PADOIN 6,5 Anche su di lui le perplessità erano molte, come centrale di centrocampo ha trovato pochissimo spazio chiuso tra i fenomeni; ma quando il Mister ha deciso di utilizzarlo come esterno destro il discorso è cambiato e sia in campionato che in Champions League ha permesso a Lichtsteiner di rifiatare, in caso di necessità, senza far rimpiangere il laterale svizzero.
ISLA 5 Non ha saputo mettersi in luce e, complice anche qualche infortunio ed una scarsa forma fisica, ha giocato molto poco. Sarebbe opportuno rivederlo perche un Isla in forma potrebbe essere l'uomo in più della prossima stagione.
DE CEGLIE 5,5 E' stato limitato dagli infortuni e non ha vissuto una stagione da protagonista. Quando è stato chiamato in causa si è sempre impegnato molto; la sensazione è che tecnicamente non sia da Juve.
ASAMOAH 7,5 La partenza è stata col botto! Il gran gol in Supercoppa e poi le prime apparizioni in campionato da incorniciare. A metà stagione purtroppo è dovuto partire per la Coppa d'Africa con la nazionale ghanese ed è tornato alla base spremuto sia mentalmente che fisicamente, costretto poi a lavorare parecchio per tornare a livelli di forma accettabili.
PIRLO 9 Beh, che dire! A 33 anni è il faro del centrocampo della Juventus e vederlo sbagliare è un evento più unico che raro. La carta d'identità comincia ad ingiallirsi ma Andrea cresce ancora ed ogni anno che passa sembra sempre di più un ragazzino. Che Dio lo conservi sempre integro perchè sostituirlo sarà un impresa impossibile.
MARCHISIO 8,5 E' all'apice della sua carriera calcistica e mai come in questa stagione si è dimostrato centrocampista completo e duttile. Si carica sulle spalle tutto il lavoro sporco ma non rinuncia mai ad attaccare e negli inserimenti è un maestro. Conte l'ha provato anche come trequartista e Marchisio anche in quelle occasioni ha dimostrato tutto il suo valore. Un autentico jolly in mezzo al campo, e che jolly...unica nota dolente, è apparso comprensibilmente un po' stanco nell'ultima parte della stagione.
VIDAL 9,5 Stagione dedicata a tutti gli scettici. Che centrocampista signori! In mezzo al campo è un tuttofare e non si limita solamente al pressing sugli avversari ma recupera centinaia di palloni e in fase di possesso gestisce la sfera sempre nel migliore dei modi. Fantastico negli inserimenti e freddo e lucido davanti al portiere. Da metà stagione in poi è diventato anche rigorista della squadra, andando sempre a segno dal dischetto diventando, inoltre, il miglior realizzatore stagionale con 15 reti. E' senza alcun dubbio uno dei migliori centrocampisti al mondo!
POGBA 9 Vi ricordate a fine agosto quando piovevano critiche a Marotta per il mancato acquisto del top-player? Ecco, Pogba è la dimostrazione che top-player si diventa. A 19 anni si è conquistato un posto da titolare nel centrocampo Campione d'Italia costringendo Conte al cambio di modulo per permettergli di giocare. Ha forza fisica, visione di gioco, tiro potente e, per l'età che ha, dimostra anche una grande esperienza. Insomma un Top-Player!
GIACCHERINI 7,5 Ha trovato poco spazio in un reparto che è la vera forza della Juventus, ma quando è stato chiamato in causa è sempre stato decisivo, tant'è che ha realizzato nei minuti di recupero quello che si può definire il "gol-scudetto" nella partita contro il Catania. Quando è in campo si capisce perchè è un "pupillo" del Mister.
VUCINIC 8,5 Genio e sregolatezza. Potrebbe passare 89 minuti senza toccare un pallone ma poi quando lo tocca illumina la scena e diventa decisivo. Il maggior difetto di Mirko è la continuità nei novanta minuti, ma va detto che è stato decisivo nella conquista del tricolore e nell'avanzata in Champions League.
GIOVINCO 7 Ha avuto la fiducia quasi incondizionata dell'allenatore che lo ha difeso in qualunque circostanza dicendo addirittura di aver votato il "partito di Giovinco" alle elezioni. Seba ripaga solo a tratti la fiducia realizzando pochi gol ma giocando sempre da attaccante moderno, capace di mandare in gol i compagni. Penso che le critiche della tifoseria verso di lui siano state ingiuste ed ingrate visto che comunque il numero 12 bianconero è stato ampiamente in media con gli standard della squadra.
MATRI 7 E' andato in letargo nei mesi freddi quando, complice anche la sfortuna oltre la precaria condizione psico-fisica, non riusciva a segnare. Una volta sbloccatosi, però, ha ricominciato a segnare con discreta regolarità risultando importante per la conquista dello scudetto numero 31.
QUAGLIARELLA 7 Se si vanno a guardare i gol realizzati a fronte dei minuti giocati è stato forse il miglior realizzatore, ed ha segnato anche gol belli ed importanti. Conte l'ha però utilizzato con il contagocce visto che non aveva nelle corde i giusti movimenti per lo schema tattico che voleva il Mister e spesso ha peccato di egoismo preferendo tiri impossibili ad appoggi per i compagni meglio posizionati.
BENDTNER SV Quando si stava ambientando negli schemi offensivi della Juventus un infortunio l'ha costretto ai box. Impossibile valutarlo.
ANELKA SV Arrivato come quinto attaccante nella seconda metà di stagione ha fatto solo numero.
CONTE 10 E LODE Per quattro mesi è stato costretto a guardare dai box delle tribune di tutti gli stadi d'Italia, ma nonostante ciò la sua Juventus ha continuato a vincere grazie alla sua voglia e passione, trasmesse benissimo al gruppo durante gli allenamenti. Dal suo ritorno in panchina è stato tutto in discesa con un campionato dominato e un primo posto mai in discussione. Peccato per l'eliminazione in Champions League, ma contro quel Bayern non sarebbe passato nessuno. Da notare come anche quest'anno il "talebano del 424" abbia schierato due Juventus tatticamente diverse con 352 quando si doveva offendere ed il 3511 quando di doveva contenere e portare a casa il risultato; e se avesse avuto gli uomini necessari avrebbe adottato anche altri moduli...un vero talebano si, del lavoro però.
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