Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Calcio giocato di F. DEL RE del 02/07/2013 13:44:13
Juve: situazione tecnico-tattica luglio 2013

 

Il mercato non è finito, anzi: è solo ad un terzo del suo sviluppo temporale, ciò nonostante è già tempo di primi bilanci, di prime verifiche sul lavoro svolto da Marotta & C., di prime sensazioni tecnico-tattiche sulla rosa attualmente messa a disposizione di mister Conte.

Al momento la società si è mossa con decisione e con largo anticipo per migliorare il reparto sul quale da almeno due anni si riteneva di dover intervenire. Lo ha fatto non solo con largo anticipo, come dicevamo, ma anche con chiarezza di idee, ingaggiando già a gennaio il gigantesco centravanti basco Fernando Llorente e non più di una settimana fa il jolly d'attacco Carlos Tevez.

Per quanto riguarda gli altri reparti, l'impressione è che il centrocampo sia già completo così com'è, al netto di una sola eventuale cessione, quella di Isla, mentre la difesa necessita dell'inserimento sicuro di un centrale difensivo e, nel caso in cui venga ceduto De Ceglie, di un terzino sinistro di spinta capace di giostrare sia nel 4-3-3 che nel 3-5-2; in merito i nomi attualmente più gettonati sono quelli di Ogbonna per il ruolo di centrale e di Kolarov per quello di terzino sinistro.

Stante la situazione attuale si può affermare che la rosa sia stata notevolmente rinforzata, in quanto i partenti Bendtner ('88) ed Anelka ('79), poco meno che due comparse nella scorsa stagione, sono stati rimpiazzati con Llorente ('85) e Tevez ('84), ovvero si è sostituito un centravanti classico con un elemento avente caratteristiche simili, ma di ben altra qualità e professionalità, ed un attaccante poliedrico, che nasce prima punta, ma che sa interpretare anche gli altri ruoli dell'attacco: parliamo dell'Apache Cartlitos, un giocatore che al momento, per caratteristiche di duttilità e di adattamento a tutti i ruoli dell'attacco, non ha eguali al mondo, se non forse Wayne Rooney.

Quindi oggi la Juve potrebbe schierare i suoi uomini con più moduli ugualmente redditizi: partendo dall'ormai classico 3-5-2 (o 3-3-4, come piace nominarlo a Conte) avremmo un "undici" titolare così schierato: Buffon - Barzagli, Bonucci, Chiellini - Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah - Tevez, Vucinic; prime alternative a questo schieramento base sarebbero Isla, ammesso che rimanga e che sia finalmente recuperato ai livelli pre-infortunio, per Lichtsteiner, Pogba come jolly di centrocampo capace di sostituire tutti e tre i titolari e Llorente come prima alternativa tattica a Vucinic e Tevez per il duo d'attacco.

Se Conte rispolverasse il 4-3-3, col quale ha dipinto tele sopraffine di splendido calcio due stagioni fa, probabilmente schiererebbe, oggi, il seguente "undici": Buffon - Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini - Vidal, Pirlo, Marchisio - Tevez, Llorente, Vucinic. Questo modulo consentirebbe persino più alternative ai titolari, ovvero Caceres potrebbe sostituire Lichtsteiner, come Peluso potrebbe sostituire Chiellini, il quale a sua volta, potrebbe tornare nel ruolo di centrale di sinistra sostituendo uno fra Barzagli e Bonucci; a centrocampo primo cambio sarebbe, ovviamente, il solito Pogba, che in uno schieramento d'attacco che di fatto annovera tre punte vere potrebbe persino ritagliarsi il ruolo di titolare al posto di Pirlo come schermo davanti alla difesa; secondo cambio Asamoah, riportato, con questo schema, nel suo ruolo naturale di interno sinistro. In attacco, poi, le varianti sarebbero moltissime: Pepe, Matri e Giovinco formerebbero un trio di discreta qualità e di indubbia rapidità; Tevez e Vucinic potrebbero aggiungere qualità sostituendo Matri nel ruolo di centravanti, senza considerare il possibile apporto di Quagliarella, sia come centravanti che come ala d'attacco.

Questi due moduli potrebbero a loro volta essere modificati inserendo il trequartista, ovvero trasformando il 3-5-2 in un 3-4-1-2 e il 4-3-3 in un 4-3-1-2. Deputati al ruolo sarebbero Giaccherini, che in quella posizione di campo è stato utilizzato con profitto da Prandelli in nazionale, e Marchisio, al quale, però, il ruolo non pare calzare esattamente "a pennello". Giaccherini, con la sua straordinaria duttilità tattica, che gli consente di ricoprire il ruolo di interno di centrocampo, di ala d'attacco, di trequartista e alla bisogna anche di esterno sinistro nel centrocampo a 5, quest'anno potrà essere una pedina importante da utilizzarsi con maggior frequenza rispetto alla scorsa stagione.

L'unico modulo che ci pare difficilmente schierabile, stante la rosa attuale, è il 4-2-3-1, visto che ali pure non ce ne sono, che Tevez, Pepe, Giovinco, Vucinic, Giaccherini e volendo anche Quagliarella, paiono più portati a disporsi all'ala in un attacco a tre che consente agli esterni di giocare più stretti, quindi più vicini alla porta, che non a posizionarsi larghi sulle fasce nel ruolo classico delle ali d'attacco, un ruolo questo che necessita di giocatori con caratteristiche di corsa, di rapidità e di capacità di saltare l'uomo partendo larghi sulla trequarti offensiva, un ruolo che vede oggi come massimi interpreti i Robben e i Ribery ammirati la scorsa stagione, tanto per capirsi; ma non solo: i due centrali di centrocampo dovrebbero avere una propensione a coprire il campo più in orizzontale, per coprire le avanzate delle ali, che non in verticale per cercare l'imbucata a rete come sanno fare magistralmente Marchisio, Vidal e Pogba; inoltre un modulo del genere dovrebbe prevedere anche terzini in grado sia di dare appoggio alle ali che di sovrapporsi ad esse in fase d'attacco, un ruolo che Chiellini a sinistra non può certo ricoprire, nè Peluso o De Ceglie paiono poterlo saper fare meglio rispetto a Giorgione, mentre a destra Lichtsteiner e Careres paiono anch'essi poco propensi a svolgere correttamente la fase d'attacco, o meglio: la fase finale in cui il terzino si sovrappone all'ala e scodella il cross per il centravanti.

Vedremo se nei prossimi due mesi di mercato la dirigenza apporterà ulteriori modifiche alla rosa e come tali modifiche potranno eventualmente cambiare l'attuale scacchiere tecnico-tattico, che comunque, ad oggi, pare di livello decisamente superiore, sia alla rosa dello scorso anno, che alle attuali rose dei principali avversari per lo scudetto. Per quanto riguarda la Champions', invece, crediamo che il gap con le migliori sia sicuramente diminuito, ma che sia ancora reale e comunque da colmare se si vuole che la conquista di tale manifestazione non rimanga solo un sogno, o peggio: un incubo che ci assilla dal 1996 e che ha i contorni, ormai sbiaditi dal tempo, del gol fortunoso di Ricken, del gol in fuorigioco di Mijatovic o di Schevcenko che deposita in rete il rigore decisivo ad Old Trafford.

Commenta l'articolo sul nostro forum!
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our