La vicenda, ben nota, è quella del ricorso proposto alla Corte di Giustizia Federale dalla Juventus avverso la decisione del 27 giugno del Consiglio di Lega di “indennizzare” la Lazio per la mancata disputa della Supercoppa Italiana a Pechino (o meglio, per i minori introiti realizzati), con una fetta “extra” dell'incasso della partita disputata a Roma, in deroga alla normale divisione in parti uguali. Il tutto, ovviamente, in danno dei bianconeri, “colpevoli” di non essere stati disponibili ad una trasferta in Cina a metà agosto. Questo il dispositivo: “La CGF, viste le norme dello Statuto Federale nonché le norme dello Statuto-Regolamento della Lega Serie A e le altre norme federali applicabili, dichiara inammissibile per difetto della competenza a conoscere della vertenza in capo alla presente Corte”. Consoliamoci così: almeno questa volta non ci sono stati spifferi e la decisione della Corte non è stata preannunciata dai soliti beninformati, con il consueto largo anticipo... Non che sia stata un fulmine a ciel sereno: il rigetto del ricorso era purtroppo prevedibile, non certo per il merito, ma per l'aria che ormai accompagna tutti i ricorsi targati Juve proposti negli ultimi anni nei vari ambiti. Incompetenza, ancora una volta. Curioso il destino della Juventus: quando non si può darle torto, c'è sempre l'escamotage ponziopilatesco di lavarsene le mani, dichiandosi incompetenti. Ci penserà qualcun altro a decidere, non si sa chi, non si sa come, non si sa quando. Resta, intanto, il fatto che una decisione assurda, presa in palese ed arbitrario danno di una società da un organo dal quale in precedenza questa era stata deliberatamente esclusa, sia ancora in piedi. Si voleva che la Supercoppa Italiana si giocasse all'estero, per fare da vetrina del nostro calcio, in vista dell'apertura a nuovi mercati. Se dal punto di vista tecnico a qualcuno l'aver limitato la magra figura rimediata sul campo ai nostri confini, è andata più che bene, tutti noi possiamo dire che in questo momento storico meno esportiamo del nostro calcio e di tutto quello che purtroppo gli gira intorno, visto lo stato comatoso in cui versa, meglio è.
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