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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Calcio giocato di F. DEL RE del 02/10/2013 07:54:23
La Juventus e il suo gioco attuale

 

In questo scorcio di stagione abbiamo rilevato una certa tendenza di una parte dei tifosi bianconeri a criticare il gioco della squadra, accusa rivolta principalmente al tecnico, Antonio Conte, "reo" di aver impostato la squadra, da ormai più di un anno, sul modulo 3-5-2 dopo aver abbandonato il modulo 4-3-3 applicato per quasi tutta la prima stagione. In sostanza i più ritengono il 3-5-2 un modulo difensivista, meno spettacolare, che rende la manovra più lenta e prevedibile, addirittura, per i critici più severi, persino più sterile in fase offensiva.

Chi scrive ritiene che le statistiche siano uno strumento utile per descrivere una determinata realtà, ma che da sole non siano sufficienti per renderne esatti i contorni e i contenuti, tanto più se l'argomento trattato è una partita di calcio, o una intera stagione calcistica, per il semplice fatto che le statistiche non possono descrivere correttamente tutta una serie di "condizioni al contorno" quali i differenti livelli di preparazione, lo stato di forma dei 22 uomini in campo, oppure la concomitanza con altri eventi, quali i turni infrasettimanali di coppe europee. Per questo riporteremo dati statistici precisi riguardanti le ultime due stagioni relativamente alla disputa della finale di supercoppa italiana, delle prime sei giornate di campionato e della prima giornata di Champions' League, ma cercheremo anche di darne un'interpretazione che vada oltre la semplice e non esaustiva contabilità.

Nella passata stagione la Juventus si aggiudicò la Supercoppa Italiana battendo il Napoli per 4-2 (2-2) dopo i tempi supplementari, mentre quest'anno ha battuto la Lazio per 4-0. In campionato la Juve, dopo le prime sei giornate della scorsa stagione, aveva ottenuto 16 punti frutto di 5 vittorie e 1 pareggio così ottenuti: 3 vittorie in casa con Parma (2-0), Chievo (2-0) e Roma (4-1); 2 vittorie fuori casa con Udinese (4-1) e Genoa (3-1); 1 pareggio fuori casa con la Fiorentina (0-0). Nella stagione attuale la Juve ha ottenuto ancora 16 punti su 18 disponibili, frutto di 5 vittorie e 1 pareggio così ottenuti: 2 vittorie in casa con Lazio (4-1) e Verona (2-1); 3 vittorie fuori casa con Sampdoria (1-0), Chievo (2-1) e Torino (1-0); 1 pareggio fuori casa con l'Inter (1-1). In Champions' League, la scorsa stagione la Juve ottenne un pareggio fuori casa col Chelsea (2-2), mentre in questa stagione ha esordito con un pareggio fuori casa col Copenhagen (1-1). Questi risultati hanno comportato uno score complessivo di 21 gol realizzati contro 7 subiti nella scorsa stagione, a fronte dei 16 gol fatti contro i 5 subiti dell'attuale, ovvero la Juve lo scorso anno segnava di più (+5), ma subiva anche di più (+2).

Oltre i freddi numeri andiamo a valutare il "peso specifico" di questi risultati: per quanto riguarda la supercoppa italiana, l'anno scorso la Juve faticò non poco ad imporsi sul Napoli, vincendo la partita ai tempi supplementari ed in 9 contro 11; quest'anno la vittoria sulla Lazio è stata decisamente più netta (4-0) e molto meno sofferta, anche se è evidente come il Napoli dello scorso anno fosse squadra di livello superiore rispetto alla Lazio attuale. In campionato si nota subito che la Juventus su 6 partite ne ha disputate 4 in trasferta, mentre lo scorso anno le partite fuori casa furono solo 3; il livello delle avversarie incontrate è pressoché simile, anche se il blasone non deve ingannare, perché la Roma e il Genoa della scorsa stagione erano squadre a dir poco fallimentari, mentre il Verona di quest'anno al momento è sicuramente la rivelazione del torneo ed altrettanto sicuramente le trasferte con Sampdoria, Inter e Torino sono state sicuramente più impegnative delle trasferte contro Udinese, Genoa e Fiorentina dello scorso anno; se poi vogliamo fare un raffronto "match per match" c'è da dire che rispetto alla passata stagione la Juve ha guadagnato punti su Sampdoria (+3) e Lazio (+2), ha perso punti con l'Inter (-2), mentre è in pari con Chievo e Torino; il Verona non può essere raffrontato, in quanto la scorsa stagione partecipava al campionato di Serie B, per cui, rispetto alla scorsa stagione, il cammino in prospettiva recita un +3 punti. In Champions'League, se i punti sono gli stessi, la caratura delle avversarie incontrate è sicuramente diversa, in quanto il pareggio a Stamford Bridge contro i campioni uscenti ha un peso enormemente superiore rispetto al pareggio ottenuto in casa dei modesti danesi del Copenhagen.

Quanto sopra riportato ci dice che i risultati ottenuti in Italia sono almeno pari a quelli ottenuti lo scorso anno, se non migliori in prospettiva, mentre la sola partita in Europa ci dice che si è iniziato decisamente con il piede sbagliato rispetto allo scorso torneo.

Un'altra base statistica interessante ce la offre il sito (Link
) , sito godibilissimo che riporta decine di statistiche relative ai singoli match e dal quale si riesce a dedurre chiaramente, basta navigarlo con cognizione di causa, come l'accusa rivolta a Conte di aver impostato una Juve difensivista sia del tutto campata in aria. Per verificare questo consigliamo ai nostri lettori di andare a verificare le statistiche di possesso palla, di pericolosità offensiva e di tiri in porta della Juve rispetto alle squadre fin qui affrontate e poi di verificare gli stessi dati delle stesse squadre nei match sostenuti con altre rivali; sarà facile verificare come le parole di Conte non fossero scuse banali, ma che, di fatto, tutte le squadre che ci hanno affrontato, a parte la Lazio, hanno impostato la loro partita in maniera nettamente difensiva, non trovando quasi mai le geometrie di gioco abituali per andare a rete. Non è un caso che l'unica squadra che invece abbia provato ad affrontare la Juve a viso aperto, la Lazio, ne sia uscita per ben due volte con le ossa rotte.

L'unico vero difetto di questa prima Juve del terzo anno dell'era Conte, sta esclusivamente nella tendenza a commettere gravi disattenzioni che si tramutano spesso, per non dir sempre, in occasioni da rete per gli avversari: è successo a Torino con la Lazio sul gol di Klose, con l'Inter sul gol di Icardi, col Copenhagen, col Chievo per ben due volte, anche se la seconda è stata "graziata" da un guardalinee non all'altezza, e col Verona; ma le statistiche ci dicono che il predominio territoriale e le occasioni da gol sono sempre stati appannaggio della squadra di Conte, basta avere la pazienza di andare a verificare.

Per finire: sicuramente l'accusa di avere impostato una squadra attendista non è fondata, in quanto la squadra gioca costantemente nella trequarti offensiva; semmai questa impostazione risulta al più macchinosa nello sviluppo della manovra, perché il giro palla dietro, con la difesa a tre, conta sempre un passaggio in più che rallenta l'azione, mentre i movimenti dei terzini sono quasi sempre volti a fare sponda per gli spostamenti in fascia delle punte o per scaricare palla per vie centrali ai centrocampisti interni, gioco che spesso impedisce le sovrapposizioni in uno-due con gli esterni per portarli al cross, anche se ultimamente si è notato come Conte tatticamente cerchi di ovviare al problema portando più spesso gli interni a cercare le fasce, lasciando le due punte più vicine al centro dell'area.

In sostanza, non c'è squadra, a parte la Lazio come abbiamo già detto, che non ci abbia affrontati con almeno 9 uomini dietro la linea della palla e praticamente tutti dentro la propria tre-quarti difensiva. A parte errori grossolani dei nostri giocatori, l'avversario di turno quasi mai ha avuto occasioni da gol frutto di una supremazia, anche momentanea, che fosse dovuta ad una disposizione tattica migliore o a doti tecniche superiori dei singoli avversari; che poi la Juve giocasse meglio due anni fa è cosa abbastanza evidente, come è cosa evidente che le condizioni al contorno, come dicevamo in premessa, siano enormemente cambiate, in quanto quella Juve non doveva giocare le partite di coppa ed aveva molto più tempo per preparare le partite di campionato, sia a livello tattico, che di recupero psico-fisico. La qualità espressa dal gioco attuale è per tanto figlia di tutti questi aspetti che i critici ad oltranza dovrebbero avere la compiacenza di valutare.

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