Per l’ennesima volta,
Fabio Monti del Corriere della Sera sponsorizza complotti anti-inter. Questo un estratto dal suo articolo del 15.01.2013:
“Siccome però non c’è niente di più divertente che castigare chi negli anni ha vinto molto, agli oggettivi problemi nerazzurri si aggiunge l’atteggiamento degli arbitri riassunto nell’ultima partita con il Chievo… il caso-inter ripropone la centralità della questione arbitrale, così come si è configurata in questi anni. C’è un’obiettiva antipatia tra il disegnatore arbitrale Braschi e l’inter e risale alla famosa partita di coppa Italia con il Parma (17 febbraio 1999)… e non deve esserci grande simpatia nemmeno tra il presidente AIA se l’8 aprile dopo le proteste di Moratti … Di fronte ai ripetuti e grossolani errori che si vedono in serie A, sono apparsi del tutto fuori luogo gli slogan di domenica (rai due): ’la pressione psicologica delle società sugli arbitri non è più credibile. La stagione è molto positiva, c’è stata una crescita generalizzata’. In che film? “.A quanto pare Fabio Monti si è riservato uno spazio dedicato per i complotti anti-inter all’interno del Corriere della Sera (il 17 dicembre la crociata aveva toccato
Tagliavento ). Sono anni che puntualmente dedica tempo al’argomento, accusando di volta in volta il colpevole che, secondo personali visioni, arrecherebbe danno all’inter. Questa volta, sul banco degli imputati sono finiti Braschi e Nicchi, i “castigatori” dei nerazzurri, i quali nutrirebbero antipatia verso la squadra milanese. E tanto per sostenere la tesi, ricorda un episodio legato a Braschi ancora in attività come fischietto (1999) e una risposta non gradita di Nicchi a Moratti, ritenuta “arrogante”. Non tralascia, in questo contesto, di bacchettare rai due, macchiatasi di una dichiarazione non gradita (“la pressione psicologica sugli arbitri non è più credibile”).
La storia si ripete:
quando l’Inter non vince, i vari giornalisti-tifosi iniziano a parlare di complotti sfruttando il canale privilegiato che la professione gli offre, perorando cause perse che generano il solito clima di insinuazioni e pressioni, tipico di chi non sa più che scusa arroccare per giustificare l’ennesimo fallimento sportivo.
Fa quasi tenerezza il non voler ammettere un’inferiorità che il campo palesa in modo inequivocabile. E’ triste pensare che grazie a questi articoli, molti tifosi interisti, anziché accettare i risultati del campo, come una corretta cultura sportiva imporrebbe, continueranno ad inveire contro un sistema tale solo nelle loro menti. Per questo motivo continuo a chiedere
perchè, chi dovrebbe, non vigila su una corretta informazione. E’ difficile anche pensare a Braschi e Nicchi che incassano colpo su colpo senza rispondere alle accuse che gli vengono rivolte. E’ come se l’ambiente sia complice nell’assecondare l’ennesima teoria complottista contro l’Inter, lasciando che si dipinga come “vittima”.
Perché, se qualcuno ancora non lo sapesse, come ai bei tempi pre-calciopoli, sono già rispuntati i dossier arbitrali in ogni dove.
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