Peccato che oggi la Gazzetta dello Sport non sia in edicola. Un comunicato del CDR presente nella home page del sito annuncia lo sciopero a causa “dell’operazione ‘GazzaBet’, che vedrebbe il nome della Gazzetta associato ai gestori del business delle scommesse sportive”, iniziativa non condivisa dai giornalisti rosa.

Peccato, perché ieri è stata una giornata ricca di pettegolezzi. Sandro Mazzola, commentando a Novastadio la contestazione dei tifosi nerazzurri verso la dirigenza, in particolare l'ex bianconero Fassone, ricorda cosa accadde qualche anno prima di Calciopoli: "Il contratto per Moggi era pronto, lo vidi io. Giusto che Moratti cercasse di portare all'Inter un numero uno". La storia di questo fantomatico contratto si riaffaccia periodicamente, è curioso che la provocazione questa volta non sia stata lanciata da Moggi. Moratti voleva portare all’Inter il numero uno, lo stesso che poi è entrato a far parte del clan della “banda di truffatori”. L'occasione si presta ad una riflessione. Riprendiamo proprio un virgolettato della gazzetta dedicato a Moratti nel giorno della cessione dell’Inter: “Quello che nel 1998 (Ronaldo ¬Iuliano) era solo un sospetto diventa una certezza: la Juve è aiutata.” Il famoso contratto, per viva voce di Moggi risale al 1999: “Moratti non mi cercava certo per mettermi a lavorare alla Telecom o nelle raffinerie di famiglia: ha provato più volte a portarmi all'Inter.... ..... voleva che lo aiutassi a uscire dalla situazione di eterno perdente che gli avevano cucito addosso. Soffriva più per gli insuccessi, per le ironie che lo circondavano che per le montagne di soldi che buttava al vento in ogni campionato... .... Mi ha cercato la prima volta nel 1995 quando voleva comprare Roberto Baggio... una trattativa difficile, Baggio poi preferì Berlusconi… Successivamente a ogni volta che i giochi di mercato incrociavano l'Inter e la Juventus Moratti mi ha sempre lanciato messaggi nemmeno troppo cifrati... .... Fino a quando le cifre non le abbiamo messe anche su un contratto. Era il 1999.... ... ricordo bene era maggio. Mi incontro con Moratti, parliamo prima di programmi poi di contratto. L'accordo di massima finisce su un foglio, nero su bianco insomma. Intanto però Moratti mi chiede una mano sul mercato. Da subito, c'era da vendere Moriero.... .... Il contratto io ce l'ho e lo conservo gelosamente.” (Link)
Quindi Moratti, per vincere, si sarebbe comunque venduto l'anima al diavolo Moggi, uno per il quale nutriva dubbi circa la propria correttezza professionale ai danni della sua società?

Video:


In occasione della trasmissione su Goal Show di Canale 9 Luciano Moggi ha incontrato per la prima volta dopo calciopoli Gianluca Paparesta. Occasione utile per ribadire, dalla viva voce di Paparesta, che “mai è stato chiuso nello spogliatoio”. L'ex fischietto ha chiesto all’ex direttore bianconero: “Quella vicenda, che non è mai avvenuta e non so perché sia uscita fuori, ha segnato la fine della mia carriera dopo tanti anni di sacrificio. Vorrei chiedere a Moggi come mai questa cosa sia venuta fuori”. Moggi, rispondendo, ribadisce quanto dichiarato in altre occasioni: “Sai benissimo che ero arrabbiato per quell’arbitraggio, ma la mia era una battuta. Venni nello spogliatoio, furioso con Copelli, e vi dissi che sareste stati da chiudere dentro. Ma non l’ho mai fatto, la mia era una battuta che però per colpa della magistratura ha rovinato tante vite. Io per il presunto sequestro Paparesta, sono stato radiato. La Cassazione, per il processo Gea, ha annullato tutto”. (Link al video)


Acqua sul fuoco delle polemiche, quelle che ci hanno accompagnato per anni, ma che per molti ancora rappresentano verità. Le notizie campeggiano sulle pagine dei social network; sono i tifosi a diffonderle, ma siamo sicuri che la Gazzetta dello Sport avrebbe presentato un dettagliato resoconto sull’ennesima smentita del sequestro Paparesta e chissà se avrebbe trovato spazio anche una riflessione sulla conferma di Sandro Mazzola relativa a quel contratto che avrebbe dovuto portare il “numero uno” all’inter …


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