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Farsopoli di P. CICCONOFRI del 25/03/2014 14:23:05
Ma chi sarà mai questo Zeman?

 

Leggendo le motivazioni del processo penale di calciopoli di II grado, firmate dalla Dr.ssa Cinzia Apicella e Dr.ssa Silvana Gentile (ricordatevi i loro nomi), una domanda sorge proprio spontanea: cosa ha rappresentato Zeman per il calcio italiano? Un personaggio che ha goduto e continua a godere di una credibilità incomprensibile, se consideriamo che è stato capace di sollevare polveroni con le sole “chiacchiere”, prestandosi a diventare l’anti juventino per eccellenza, posizione di tutto rispetto che in Italia fa curriculum più dei “titoli”. Protagonista anche nel processo calciopoli come teste in aula, la sua figura (che onore!) appare anche nelle motivazioni della sentenza di II grado.

Proprio in apertura, ripercorrendo i motivi dell’appello dell'accusa, viene testualmente riportato: “...raccogliendo informazioni (veri e propri dossier) per screditare Diego Della Valle, che si opponeva all'elezione di Galliani, ed ancora in relazione all'allenatore Zdenek Zeman, che aveva reiteramente denunciato le responsabilità della società Juventus in ordine all'uso di sostanze dopanti, raccogliendo dossier per screditarne la reputazione ed ostacolarne la carriera di allenatore …”. Viene citata la denuncia “mediatica” di Zeman per responsabilità della Juventus sul presunto uso di sostanze dopanti e non viene fatto cenno che a quelle accuse è seguito un processo (unico in Italia) da cui la Juventus è uscita completamente assolta? Le accuse di Zeman resistono ad una sentenza di assoluzione! Cominciamo bene ….

Anche il silenzio di Zeman produce effetti devastanti. L’assoluzione di Moggi, De Santis e Pairetto per il capo E, Lecce-Juventus, è dovuta al fatto che “non ha trovato una conferma chiara nella deposizione di Zeman (calcando la condotta dell’arbitro più con silenzi che con parole). Campo quasi impraticabile per pioggia". Se avesse saputo parlare mettendo in modo comprensibile due parole l’una di seguito all’altra, sarebbe stato formulato anche un altro capo d'accusa?

Ma la cosa più “divertente” la leggiamo all’interno del capo A10, Lecce- Parma: "va anche sottolineato che a sostegno della conduzione di gara fraudolenta va attribuita piena valenza (a differenza di quanto indicato nella sentenza appellata) alla deposizione del giocatore del Parma Vignaroli (ud del 11.05.2010), in cui ha riferito che la brusca reazione manifestata alla propria espulsione (peraltro verificata e commentata anche da altri testi come lo stesso Zeman e il Carmignani vedi ud 20.11.2009) era rivolta ad una frase rivolta a lui dal De Santis che con la stessa aveva fatto intendere che non avrebbero vinto la partita (da notare che la giustizia sportiva, pur in presenza di un indagine federale in part confermativa di tale fatto, non rilevò al De Santis alcuna violazione disciplinare). Ciò appare significativo dell'atteggiamento assunto dal De Santis durante la gara che, seppur minimizzato sia dall'amico osservatore D'Addato che dagli assistenti di gara (Biasutto e Rosetti), ha trovato comunque conferma, seppur generica, nella deposizione dello Zeman e del Baraldi”. Una conferma, seppur generica di Zeman, è più “importante” delle deposizioni di due assistenti di gara che a dire della Corte hanno “minimizzato” la situazione, bollandoli infine come “amici” di De Santis sminuendo in tal modo le loro parole.

Ricordiamoci che stiamo parlando di una sentenza penale dove Zeman (ma chi sarà mai?) viene ritenuto più “credibile” di professionisti sulla base di non si sa bene cosa (o forse si…). Stiamo parlando di chiacchiere e di sensazioni non di prove. Infatti a chiacchiere Zeman è stato sempre bravo, lo dimostrano le attenzioni che gli vengono riservate anche in un ambito così importante, ma con o senza Moggi, non gli è riuscito lasciare la sua impronta da allenatore tanto da permettergli di conquistare un qualsivoglia trofeo.

Un gioco dell’assurdo in cui Giudici, pur di sostenere una tesi che appare precostituita, non hanno remore a schierarsi a favore di chi si presta al gioco della condanna ad ogni costo. E su una cosa siamo concordi: chi meglio di Zeman poteva prestarsi a reggere il gioco in questo contesto? Non dimentichiamo che l’associazione Zeman-antijuve mediaticamente "acchiappa" sempre... … un ammiccamento che forse non disprezzano anche le Dr.sse Cinzia Apicella e Silvana Gentile.








 
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