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Editoriale di E. LOFFREDO del 30/03/2014 09:31:37
Il Principe e l'Avvocato

 

Premessa: che senso ha cercare di presentare Napoli-Juve con toni distensivi se poi si assiste sempre alla solita indecente accoglienza da parte dei tifosi del Napoli? Che senso ha cercare di separare il tifoso dal cittadino se sono proprio questi ultimi a non fare nulla per affrancarsi dai primi. La conseguenza deve essere che in fondo sono tutti così, tutti come quei tifosi insieme ai quali sventolano le stesse bandiere? Napoli città non si può indignare per i cori sul Vesuvio (solo cori appunto) se poi manda quelle delegazioni di ambasciatori in giro per l'Italia, se organizza questi comitati di accoglienza, passando per di più a quelle vie di fatto (non cori). E vuje pigliate pure suonno a sera dint'o liett...

Questo comunque era il pezzo leggero che avevamo preparato per la partita.

«Buonasera Principe», «buonasera Avvocato». Forse non si potrebbe pensare a un Napoli-Juventus più gradevole di quello vissuto con la lieve consapevolezza che in fondo trattasi di futili cose terrene. «Quisquilie» come direbbe Antonio De Curtis, «una passione, uno svago e qualcosa la domenica» risponderebbe Gianni Agnelli.

È bello immaginare che in qualche angolo del creato due degli uomini più significativi del ventesimo secolo si fermino a godersi una partita commentandola con tutta l'ironia di cui sono capaci. A dire la verità non ricordiamo esternazioni di tifo per il ciuccio da parte dell'attore napoletano. Arcinota è invece la passione dell'Avvocato per la sua Juve. Se mai ci fossero quei due spettatori, uno con la bombetta e l'altro con l'orologio sul polsino, darebbero vita a novanta minuti di battute e punzecchiature intrise del loro stile e della loro classe dialettica.

Entrambi vorrebbero vedere «il miglior spettacolo possibile», e che “vinca il migliore!” Al che l'uno ripeterebbe una delle sue battute migliori, «sono fortunato, spesso le due cose coincidono», e l'altro risponderebbe: già, «audax fortuna Juventus!». «Ma non è il caso di rassegnarsi», il risultato ancora non è scritto.

E al novantesimo il Principe e l'Avvocato lasciano la tribunetta per non assistere ad altro che al gioco, in fondo a loro «sti pagliacciate» del resto della settimana non importano: Avvoca', «nuje simm seri».

A proposito, Avvocato ha visto? Son quasi tre anni che il campionato «Vota Antonio, vota Antonio, ...».








 
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