Il momento del calciomercato, nei mesi preposti al calciomercato, dell’epoca del calciomercato nelle redazioni sedicenti sportive (aggettivo imposto al comune sentire popolare ma nemmeno questo corrispondente, ahimé, al vero) era l’autunno nella vigna, era il carnevale di Rio, era la
consumazione anticipata di un qualcosa di non commesso, che nessuno si era mai sognato di commettere, commesso da altri ad insaputa del malcapitato convenuto. Ci si divertiva, solo nel dubbio si insinuava, si immaginava, si fantasticava, ci si autoconvinceva, soprattutto c’era chi nutriva di effimero riempiendo di vuoto pagine vuote.
Oggi tal pratica, nella sua narrazione fantasiosa e dispensante illusioni, la prostituzione intellettuale corrente potrebbe riconoscerla come lavoro socialmente utile.
Certo, direte Voi, onestà professionale esigerebbe che si sottolineasse anche (almeno, minimo sindacale) una avvilente ed evidente realtà: società calcistiche quasi tutte sepolte da montagne di debiti, credibilità delle istituzioni dello sport affetta da “sindrome cinese”, giornali e TV in bancarotta, ma qui l’analisi non potrebbe esimersi dallo sfiorare la causa più evidente:
l’ignobile pagliacciata di Farsopoli. Ciò terrorizza i burattinai che la hanno mossa. Quel potentato economico che è direttamente proporzionale ai patti che l’hanno voluta, a quei debiti e alla situazione di sfacelo attuale anche extracalcistico. Non esageriamo.
Ma quello che è esilarante constatare è che se, per far cassa, la prostituzione si avvia alla legalizzazione provocando un evidente calo del desiderio che va a sommarsi al contraccolpo psicologico di tre scudetti consecutivi di difficilissima digestione, gli antiJuventini di cui sopra e sotto per ovviare e provare sensazioni nuove si sono rinchiusi nell’autoerotismo. E’ in quest’ottica infatti che bisogna leggere la valutazione di 18 milioni per Guarin (made in quel giornale non pulito, rosa), la necessità di smantellamento della squadra della Juventus (made in mediaset), gli strabilianti sponsor per il fantasticato “futuro stadio di Roma” (made in Depaola) e i sogni erotici di John Elkann.
Questa depravazione intellettuale è molto oltre la prostituzione e tende a rendere ciechi (i lettori/spettatori, a loro insaputa).
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