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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Calcio giocato di E. LOFFREDO del 21/06/2014 16:53:22
Italia-Costa Rica, le pagelle

 

È un risveglio brusco quello degli azzurri impegnati nel secondo match del girone iniziale dei mondiali. Troppo entusiasmo dopo la vittoria con gli inglesi e troppo disfattismo a seguito di quella che per molti è stata una sconfitta inattesa.
Quella con la Costa Rica è stata una partita stregata, e forse gli uomini di Prandelli hanno anche pagato quello stato di grazia che gli astri stanno garantendo ai costaricani, facendogli vivere quella che sarà la favola dei mondiali carioca. Lassù qualcuno ama Campbell e compagni più degli azzurri.

Le pagelle

Buffon: 5
– Rientrava dopo l'assenza iniziale con gli inglesi, non fosse stato per qualche cross di troppo la sua prova non sarebbe stata del tutto negativa. Purtroppo però siamo ai mondiali e si sa, in ambito internazionale gli avversari crossano, non come nel campionato italiano. Non ha dato quel qualcosa in più e ha responsabilità anche sul gol.

Abate: 6 – Si propone cerca di fare il suo, ma anche se non ci riesce quasi mai, ha almeno il merito di provarci. Purtroppo il gioiellino rossonero ha ereditato da Darmian un pesante fardello, quello di continuare a dare le stesse garanzie a destra. Non sempre preciso nelle chiusure, come quando si è perso Ruiz sul gol de Costarica, in quel caso però Chiellini non ha rimediato...

Barzagli: 5,5 – Era in dubbio, Prandelli lo ha schierato perché di meglio non c'era (nel senso che anhe se infortunato rimane il migliore dei difensori italiani). Ha rimediato a qualche evidente sbavatura dei compagni di difesa. Quando sarà a posto ne vedremo delle belle.

Chiellini: 6,5 – (qua resto serio). Quelli di mammaRAI lo hanno preso di mira, esaltavano ogni errore e sottacevano le cose fatte bene. Ci hanno voluto raccontare persino di un rimprovero ricevuto da quello lì davanti per un passaggio non riuscito ben venti minuti prima. Qualche passaggio lo ha sbagliato, ma ho visto anche tante buone chiusure e un ottimo senso della posizione. Aneddoto: nel secondo tempo un costaricano si è involato verso l'area italiana, da quella parte Giorgione era l'ultimo baluardo dopo di che c'era la verde prateria. Il difensore ha tenuto la posizione e ha costretto l'attaccante a imbottigliarsi verso la bandierina del calcio d'angolo (poi con l'aiuto di un altro azzurro gli è stata tolta palla), commento di Dossena: "però il nostro avversario ha tenuto palla per più di venti secondi...". Allucinante.

Darmian: 6,5 – A sinistra ha reso meno bene, ma ormai è una certezza. Il suo calo di rendimento è dipeso molto dal calo collettivo. Insieme a Pirlo è stato l'unico in grado di fare un tiro decente nel secondo tempo.

Pirlo: 5 – Se è lui il leader carismatico (insieme a Buffon) e soprattutto tattico, è da lui che ci si deve aspettare il pizzico di classe in grado di fare la differenza. È vero, ha lanciato Balotelli davanti al portiere, ma se il pallone avesse avuto il giusto numero di giri SuperMario non avrebbe sbagliato lo stop e ora staremmo raccontando un'altra partita. Spreca anche l'unico calcio piazzato del secondo tempo.

De Rossi: 6,5 – Se uno lo vede poco, vuol dire che delle partite segue solo il pallone. Autentico esempio di abnegazione quando in fase di impostazione retrocede sula linea dei difensori. Per lui che dei 23 azzurri è quello che ha segnato di più in campionato, è un gran sacrificio: Cuor di Leone!

Thiago Motta: 7 – Poche storie, è stato l'unico ad avere il coraggio di dire il reale motivo che ha fatto la differenza tra gli azzurri e i costaricani: la diversa abitudine al clima in cui si è giocato. Non solo, ha puntato senza remore il dito verso la Fifa. Chissà perché i brasiliani se lo so fatto scappare. INDOMABILE.

Candreva: 6 – Ha spinto meno che con l'Inghilterra perché doveva tenere sempre un occhio agli avversari per non farli ripartire e consegnare così l'Italia alle incertezze dei due centrali di difesa. Difficile saper apprezzare questo lavoro oscuro. Il ct lo toglie nella ripresa, ma non per demeriti suoi.

Marchisio: 5,5 – Soprattutto nel primo tempo sembra voler spaccare il mondo, certo è facile farlo facendosi trainare da Balo, che deve fare il lavoro sporco per consentirgli l'ingresso negli spazi. Prandelli lo toglie negli ultimi venti minuti, troppo tardi, i buoi erano già scappati.

Balotelli: 7 – Se gli dessimo il voto che merita (8) alzeremmo ingiustamente la media di tutta la squadra. Oggi leggo critiche pesanti a Balo, ma ci si dimentica che lui deve finalizzare i gioco degli altri dieci in campo, se in novanta minuti ha ricevuto un passaggio a palla avvelenata da Pirlo (facile sostenere che ha sbagliato lo stop) e un passaggio scomodo poco fuori l'area, vuol dire che di gioco ce ne è stato poco. Fa già troppo superMario, unico giocatore del mondiale che sprezzante del pericolo non rientra e rimane lì tra le linee nemiche petto in fuori. Da solo tiene in piedi il reparto avanzato, ma se non gli arrivano rifornimenti può poco oltre a non cadere nelle provocazioni del tecnico costaricano. Bravo Mario!

Cassano: 6 – Ci prova, ma, nonostante fosse all'esordio mondiale, non può avere la scusante dell'inesperienza. Purtroppo non riesce a scambiare e dialogare con Mario, peccato. Fantantonio ha però i numeri per fare la differenza, lo si è intravisto ieri. La sufficienza la merita perché ci dà una speranza per il futuro.

Insigne: 5,5 – Non è una bocciatura. Forse neppure lui ha capito e consegne dategli da Pandelli. Ha avuto un'occasione (girata alta in semi-volé appena dentro i sedici metri) ma è stato tradito dalla smania di voler dare un contributo alla causa. Da tenere in considerazione per le prossime partite.

Cerci: SV – Sarebbe ingeneroso dargli una insufficienza perché come ha fatto notare ne dopopartita “è difficile fare qualcosa di buono toccando pochi palloni”.

Cosa va: Sinceramente poco. Dei giocatori abbiamo già detto, salviamo allora il coraggio di Cesare. I sessanta milioni di ct rimasti in Italia gli rimproverano di aver spostato Darmian invece di lasciare quasi invariata la difesa sostituendo il solo Paletta con Bonucci (Chiellini sarebbe rimasto a sinistra con il granata nel suo ruolo naturale a destra). Nessuno ha considerato che in fase di impostazione Bonucci e De Rossi si sarebbero pestati i piedi creando così uno squilibrio pregiudizievole anche per gli altri reparti. Siamo con il ct. Cesare, vai avanti per la tua strada, "non ti curar di loro".

Cosa non va: il ritmo partita. Ma quello è fattore di derivazione "politica", ha spiegato tutto Thiago Motta.

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