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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Editoriale di F. DEL RE del 05/07/2014 12:39:53
Ciao Mirko. E grazie di tutto

 

E' stato un lungo addio quello di Mirko Vucinic alla Juventus. Un addio iniziato a Gennaio, con le voci del suo passaggio, poi sfumato, all'Inter e concretizzatosi oggi, con la cessione all'Al Jazeera. Un biglietto di sola andata verso un pre-pensionamento dorato. Se ne va, quindi; com'era facilmente prevedibile già da tempo. Se ne va uno dei maggiori protagonisti della Juve di Conte, uno di quelli che io chiamo "i ragazzi del 2012", uno di quegli eroi che ci hanno regalato lo scudetto più bello di sempre, il trentesimo, quello della rinascita sul campo. E fa male leggere la maggioranza dei tifosi che scrive di "ottima plusvalenza", di "spazio lasciato per la potenza di fuoco", così, senza nemmeno un minimo di malinconia e di riconoscenza da inserire fra le fredde righe di un cinismo da ragionieri che non ci dovrebbe competere, almeno in casi simili, almeno per il fatto che dovremmo essere prima di tutto appassionati e riconoscenti, appunto, verso coloro che hanno disegnato arabeschi di calcio virtuoso con la nostra maglia indosso.

Ma si sa: il mondo cambia e con esso le sue esigenze e le sue mode. Questi addii nel calcio moderno sono tristi, ma necessari e ciò non lo metto assolutamente in dubbio, ma il cinismo che li accompagna, in alcuni casi abbinato persino alla gioia di conteggiare un mezzo milione in più o in meno sulle plusvalenze, lo trovo un fatto triste e basta, per niente necessario. Non mi stupisco; d'altronde si è visto e letto di peggio in questi ultimi tre anni, ma mi dissocio, questo sì. Mi metto da una parte, perché di bilanci e plusvalenze se ne può parlare tranquillamente e freddamente durante tutto l'anno, ma quando se ne va un protagonista simile è più bello scriverne sui ricordi e sulle emozioni che ci ha lasciato.

Ecco quindi che per me Vucinic è il genio coi guanti di velluto al posto delle scarpette; altro che infradito... Vucinic è l'eleganza nei movimenti, senza e con la palla; Vucinic è il talento puro che tutto può, è l'interprete di un ruolo nuovo, quello del regista d'attacco, un centravanti coi pensieri da architetto del centrocampo; Vucinic è un artista minimalista, è, in estrema sintesi, l'assist a Marchisio nel 4-0 con la Roma nel suo primo anno alla Juve: classe pura, elegante e indolente, espressa con un gesto tecnico meravigliosamente minimale, meravigliosamente efficace. Meravigliosamente Mirko Vucinic.

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