...la regola del 3Terza giornata di campionato e tre squadre che comandano a punteggio pieno il torneo:
Genoa, Sampdoria e Juventus. La Lazio, l’altra formazione che si presentava ai blocchi di partenza della terza giornata a punteggio pieno, è stata sconfitta in casa, nell’anticipo serale del sabato, proprio dalla
Juventus. Vittoria importantissima per gli uomini di Ciro Ferrara, che sì hanno perso al 40° del primo tempo Diego (si sospetta una contrattura), ma con il neo acquisto Caceres e l’intramontabile David Trezeguet hanno portato a casa tre punti fondamentali per rimanere in vetta al campionato e dare un segnale forte all’Inter campione d’Italia.
Lo “
specialone , dopo aver spento il televisore al gol di Mauri (?) e aver degustato tre ottimi calamari, ha deciso di mandare in campo contro il Parma la miglior formazione possibile, e pur soffrendo ha vinto la sua prima casalinga battendo con due gol gli uomini di Guidolin, che hanno resistito fino alla prodezza sblocca risultato di Samuel Eto’o. Tre punti importantissimi per la banda di Via Durini, tre punti che avranno fatto dormire sonni tranquilli al “Mou”, evitandogli, forse, le borse sotto gli occhi.
I cugini rossoneri del
Milan continuano a non convincere e soprattutto a non fare risultato, bloccati in quel di Livorno da uno spento 0-0 e da un’involuzione di uomini come Pato e Ronaldinho, quest’ultimo sempre più l’ombra di se stesso.
Giornata corsara si potrebbe titolare, con ben quattro vittorie esterne di cui tre negli incontri della domenica pomeriggio: il Chievo a Bologna, la Roma a Siena e la Sampdoria a Bergamo.
L’avvento del “romanissimo”
Claudio Ranieri ha portato finalmente i primi tre punti nelle casse giallorosse: con le reti di Mexes e Rijse, la Roma ha ribaltato un risultato che si era messo subito in salita grazie all’eurogol di Maccarone. Ancora tanto lavoro attende l’ex tecnico bianconero, ma partire con una vittoria servirà a dare ottimismo ad un ambiente che ne aveva estremamente bisogno e soprattutto la giusta spinta morale per il prossimo impegno di campionato contro la
Fiorentina.
Quest’ultima, molto a fatica, è riuscita ad avere ragione del Cagliari con un gol, su assist di un sempre più positivo Vargas, di Gilardino, autore della sua prima realizzazione stagionale.
Dicevo di tre squadre al comando: oltre alla Juve, c’è la conferma assoluta per le genovesi di Giampiero Gasperini e Gigi Del Neri.
Il
Grifone, in un match condizionato dalle scriteriate scelte dell’arbitro Tagliavento (inesistente l’espulsione di Criscito; inesistente il rigore concesso ai liguri; inesistente l’espulsione a Campagnaro; inesistenti la stragrande maggioranza delle ammonizioni), ha condotto in porto una gara fatta di corsa, grinta, qualità tattiche e quella voglia di primeggiare che ha portato la società del presidente Preziosi fino in Europa.
Ma se i rossoblu si stanno godendo da oramai due anni un momento che continua a rimanere magico, i cugini
blucerchiati, grazie all’ennesima prestazione straordinaria di Antonio Cassano, continuano a sognare.
Sono diventate tre le domeniche in cui elogiamo la classe messa al servizio della squadra da parte di Fantantonio, perché anche ieri pomeriggio a Bergamo il talento barese è stato l’autore della giocata che ha permesso a Mannini di portare in vantaggio la Sampdoria (seconda rete consecutiva) e consentire alla banda di Del Neri (anche grazie ad un superlativo Castellazzi) di godersi un primo posto, meritato e fortunato, in compagnia di Juventus e Genoa.
L’oscar di giornata invece se lo aggiudica
Totò Di Natale, grazie ad una tripletta che lo porta in testa alla classifica cannonieri e consente all’Udinese di posizionarsi nella parte sinistra della classifica.
Terza giornata conclusa e prime
polemiche innescate: le solite, quelle che quando c’è di mezzo la Juventus fanno rinascere antichi rancori e l’invidia dell’intera opinione pubblica, la stessa che secondo la giustizia sportiva aveva sete di giustizia.
Il caso è semplice, anche se televisioni e giornali hanno cominciato a pubblicizzare il termine scandalo.
L’arbitro Gervasoni ha fischiato una punizione a favore della Juventus per un fallo di Cruz ai danni di Legrottaglie, prima ancora che Mauri colpisse la sfera per indirizzarla alle spalle di Buffon.
Niente gol annullato, il
gioco era fermo, ed evidente gesto di Mauri che appena entrata in rete la palla non gioisce nemmeno ma si dirige verso l’arbitro, consapevole dell’aver sentito anzitempo il fischio arbitrale.
Delle due opzioni, gol annullato o fallo precedente, ce n’è una terza che non è stata nemmeno presa in considerazione: il
fuorigioco di Diakitè al momento del calcio di punizione che ha poi generato l’intera vicenda.
Da juventino “Doc”, un certo Mike Bongiorno avrebbe sicuramente esternato: “Ma è evidente eh, è chiaro che scelgo la busta numero treeee!”
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