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Attualità di E. LOFFREDO del 26/07/2014 10:05:08
Tavecchio, un doveroso ripensamento

 

Carlo Tavecchio da bizzarria tutta italiana (un ultrasettantenne che è nel calcio da decenni e che invece di riflette su proprie corresponsabilità si fa paladino del rinnovamento) rischia di diventare un caso nazionale per la seguente dichiarazione: «Le questioni di accoglienza sono un conto, le questioni del gioco sono un altro. L'Inghilterra individua i soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare. Invece noi in Italia diciamo che Optì Pobà (nome di fantasia, ndr) è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così... In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree». Una frase sciocca, inopportuna e inutile.

Sui social è stato fatto immediatamente notare che negli Stati Uniti Donald Sterling, il proprietario dei Los Angeles Clippers, squadra NBA, è stato costretto a vendere la società ed ha subito la radiazione dalla federazione di basket, in Italia invece chi fa altrettanto sarà eletto a capo della FIGC.

Tutti coloro che daranno il voto a Tavecchio implicitamente avalleranno o colpevolmente ometteranno di prendere le distanze da quella dichiarazione. Se ne renderanno moralmente compartecipi perché sono state pronunciate proprio durante la presentazione in Lega Nazionale Dilettanti del programma elettorale del favorito alla successione di Abete.

Il presidente dei dilettanti ha ricevuto un numero di consensi imbarazzante, ci auguriamo che quegli stessi sostenitori siano ora per lo meno imbarazzati. Con quella improvvida uscita Tavecchio ha dimostrato di non sapersi contenere, fatto grave per chi dovrebbe dirigere la più importante federazione sportiva italiana. A nulla vale la successiva smentita con la quale anziché correggere il tiro si è limitato solo a voler sminuire la parte più "colorita" delle sue parole: «Le banane? Non mi ricordo neppure se ho usato quel termine, e comunque mi riferivo al curriculum e alla professionalità richiesti dal calcio inglese per i giocatori che vengono dall'Africa o da altri paesi». Sul nostro forum è stato fatto notare che «la toppa è peggio del buco. Quale curriculum si può avere a 15 o 16 anni?»

È curioso che Tavecchio insista sul curriculum da poter esibire, perché se scorriamo il suo vi troviamo non pochi precedenti. Come emerso in una interrogazione parlamentare dell'ottobre scorso il probabile prossimo presidente federale può esibire cinque processi e altrettante condanne: «condanna a 4 mesi di reclusione nel 1970 per falsità in titolo di credito continuato in concorso, 2 mesi e 29 giorni di reclusione nel 1994 per evasione fiscale e dell’Iva, 3 mesi di reclusione nel 1996 per omissione di versamento di ritenute previdenziali e assicurative, 3 mesi di reclusione nel 1998 per omissione o falsità in denunce obbligatorie, 3 mesi di reclusione nel 1998 per abuso d’ufficio per violazione delle norme anti-inquinamento, più multe complessive per oltre 7.000 euro». Complimenti!

È il caso di puntare ancora su Tavecchio? I grandi elettori federali sono ancora in tempo per ripensarci. A meno che non vogliano una federazione delle banane...

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