È un'isola felice la nuova Juventus: pacche sulle spalle, sorrisi, un ambiente talmente idilliaco da far scomparire la famiglia Barilla. Dove c'è Allegri c'è casa: stando a quanto scrive la Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna. «
La Juve è pazza di Allegri», elevato al grado di «
anti-Conte», novello “vade retro satana”. Al bando lo stress, al bando la concentrazione, l'esasperata attenzione al minimo dettaglio; al bando la cattiveria agonistica e guai al solo pensiero di rimpiangere il villano traditore, capace solo di incrementare il fatturato di psicoanalisti e guaritori di cervelli bolliti.
E sì che il sorriso, il tanto acclamato
smile aveva già fatto capolino a Vinovo nel 2006; evidentemente quella è l'esperienza da ripercorrere, ripopolando magari i campi di d'aleamento con scoiattoli e giullari di corte, componendo la rosa con i nuovi Poulsen, Thiago, Diego e compagnia cantante (ogni riferimento a Ranieri e puramente casuale). Vedremo cosi, e forse è ciò che auspica il giornalino rosa, terzi posti diventar quinti, sesti e settimi negli anni a seguire e, quelle fastidiose, antipatiche, stressanti vittorie, un flebile, polveroso ricordo degli anni della psicoanalisi.
Parrebbe quasi, a pensar male, che in corso Galileo Ferraris considerino più proficuo utilizzare qualche penna rosa per i propri scopi (quando vogliono un po' di potere lo avranno o no?) che non proseguire con lungimiranza e programmazione il percorso con lo stanca-cervelli e, sempre a pensar male, in caso di insuccessi, si può sempre trovar la scusa che lo stress si cura con il tempo ed è già un bene collettivo che la colpa sia altrove.
Ridi Buffon, ridi Chiellini, ridi King Artur e pure Pogba; c'è da stare Allegri!
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