Presi dal tourbillon post-Mondiale, in FIGC pare che si siano dimenticati qualcosa. Passata l'epidemia di dimissioni, passata la sbornia di esperti da Bar Sport che "
io avrei convocato Tizio io avrei fatto giocare Caio io avrei spostato più avanti Sempronio", passata la gogna mediatica di cinque secondi per il "bad boy" Balotelli, dopo la quale si è già annunciato che il nuovo CT avrà come prima missione, codice rosso priorità 1, quella del centocinquantesimo "recupero di Balotelli" (perché i giornali devono continuare a mangiarci sopra anche a discapito della Nazionale, come si è visto in Brasile). Ecco, appunto, il CT che dovrebbe ricuperare Balotelli. Ma quale CT?
Siamo più che mai in clima elettorale, e tra poche ore si saprà il nome (forse) del nuovo Presidente della FIGC. Come purtroppo avviene da qualche tempo anche in politica, lo scontro tra i candidati non è sui programmi o sui "intendo fare" o sui "farò", ma sugli "ha fatto" e "farà", intendendo così uno sputtanamento perpetuo e continuo dell'avversario, forse per mancanza totale di argomenti. E così, come andiamo a votare sentendoci solamente dire che "
Mimì vi aumenterà le tasse" e "Cocò vuole togliervi la libertà", ma non una parola su cosa davvero si intenda fare per questo scalcinato paese, anche in FIGC gli unici argomenti di dibattito sono le ormai famose "banane" di Tavecchio e i discorsi di Albertini che "se il presidente
in pectore della FIGC si disinpectorizzasse, mi disinpectorizzerei anche io", le lamentele di uno che nei giorni pari non ce la fa più e nei giorni dispari va avanti più convinto che mai e quelle dell'altro che allora buttiamo tutto all'aria e mettiamo un Commissario, ma... ci siamo dimenticati il CT!
In una campagna elettorale "normale", infatti, una delle prime cose da proporre all'elettorato sarebbe (a mio modestissimo parere) la rifondazione della Nazionale. E qui, prima del COME, penso sarebbe obbligatorio stabilire CON CHI. Certo, dei nomi si sono fatti, primo fra tutti quello dell'ex-mister della Juve Antonio Conte... ma quello è il mestiere dei giornali. Anzi, stupisce quasi che, tra Mancini, Spalletti e Conte, nessuno abbia proposto il doppio incarico per il maestro Zeman. Ma dai due candidati al trono della Federazione, tutto tace. Contatti, sondaggi, dietrologie... sì, qualcosa, soprattutto per riempire le pagine... ma nulla di più.
Eppure fra tre settimane, salvo errori ed omissioni, è in programma un'amichevole "di lusso" con l'Olanda. Premesso che, trattandosi di un'amichevole che inoltre si gioca nel periodo di inizio campionato, l'importanza sarà relativa, ma personalmente immagino che... come dire... almeno un minimo di organizzazione ci dovrebbe essere, no? Intendo appena qualcosa di più di quella che precede il derby "Ufficio Tecnico" contro "Ufficio Amministrativo" al campo della Parrocchia...
Non voglio credere che si arriverà a meno di una settimana dalla partita dando l'incarico a "Mister X" che chiamerà una ventina di giocatori a casaccio, non avrà il tempo nemmeno di vederli in allenamento (figuriamoci studiare schemi e tattiche) e li butterà in campo contro gli Orange. Non ci voglio credere, ma è assolutissimamente Italian Style, quindi è proprio ciò che succederà.
Il lungo viaggio verso gli Europei di Francia 2016 non comincia, insomma, nel migliore dei modi.
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