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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di P. CICCONOFRI del 27/08/2014 13:29:02
Non più Juventino? Allora sei il migliore!

 

«Conte, invece, è stata la scelta più giusta come c.t., è l'allenatore migliore e l'ha dimostrato in questi anni», parole e musica di Zdenek Zeman . Incredibile ma vero, ancora una volta, quando un campione lascia la Juventus diventa “il migliore”, anche per chi ha sempre denigrato le vittorie della Vecchia Signora, proprio come il boemo. Ricordiamo che Conte era giocatore di quella Juventus processata per doping a cui Zeman dedicò addirittura una delle sue piccate risposte: «Il Voltaren va dato ai malati e non alle persone sane». Conte aveva affermato che «Se non ci fosse il Voltaren non ci sarebbero campionati di serie A, B e C, e neanche quelli interregionali».
Zdenek che non lesinò la sua opinione durante scommessopoli: «Se c'è una squalifica a lungo tempo penso che un tecnico non dovrebbe allenare».
Insomma a volte si giudica l’uomo, a volte l’atleta, a volte il professionista, in base alla convenienza del momento catturando visibilità e raccogliendo consensi.

Sarà il clima vacanziero ma Zeman, intervistato anche dal Guerin Sportivo, ha dichiarato in merito a calciopoli: «Io non ce l'ho mai avuta con la Juventus come squadra. Sono nato tifoso juventino, di notte dormivo con la loro maglia perché sono cresciuto a Torino. Io ce l'avevo con alcune persone dentro la Juventus, gente che avrebbe potuto lavorare in un'altra squadra e io avrei potuto dire le stesse cose. Allenare la Juve? Certo che l'avrei fatto». «Se era un sistema non potevano essere solo tre persone. Dopo Calciopoli si poteva ripartire cercando di migliorare questo mondo, invece sono rimaste sempre le stesse persone. Quando ho detto quelle cose capivo le ripercussioni, ma volevo che fosse posta attenzione. Purtroppo ho avuto problemi anche nella sfera privata. Adesso ogni volta che vado a Torino è un caos, tirano sempre fuori mia madre. L'ho detto anche al delegato Lega: "Ma tu stai sentendo? Scrivi?", gli dicevo. No, non scrivono mai. Le curve si chiudono per i cori contro i neri, non contro i bianchi».

«Sono rimaste le stesse persone» a fare danni, ma a Zeman è mancata la voglia di denunciare con lo stesso impeto, ben conscio che sarebbe mancata l’attenzione mediatica grazie alla quale ha potuto costruire la sua immagine. La Juve, soprattutto quando serve considerazione, è un mezzo per arrivare e le parole di Zeman confermano che quello che lui ricercava erano proprio “le attenzioni” del grande pubblico, ben conscio delle ripercussioni che avrebbe scatenato. Una strategia per ottenere visibilità che dura nel tempo …

Non è difficile notare che, anche in questo caso, i media siano proni verso un sistema che vuole imporre un determinato status quo, dove si finge di non vedere nemmeno le evidenti contraddizioni elevando a mito personaggi che si prestano ad interpretare il sentimento popolare da supportare...
Il grande Zeman è inciampato spesso ma l'informazione italiana non ha mai colto l'attimo per farlo fatto notare Ci sarà pure un perché…

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