Sarà pur vero che solo gli stolti non cambiano idea ma molti addetti ai lavori che bazzicano nel calcio dovrebbero in ogni caso riconoscere i propri errori. La settimana che ha portato al positivo 2-0 casalingo all'Udinese è stata preceduta dalla trasferta a Oslo della Nazionale e animata dal dibattito innescatosi dalla prestazione di Simone Zaza. I soloni dell'informazione hanno presentato la partita Norvegia-Italia come un match difficile e pieno di incognite soprattutto per la tradizione sfavorevole, perché gli azzurri esordivano con un mister nuovo e perché loro erano più avanti nella preparazione. Il successo piuttosto agevole dell'italia secondo costoro è un buono risultato ma non per il gioco espresso, (vittoria contro la cinquantasettesima del ranking FIFA), si vede la mano di Conte, ma anche che non tutti gli interpreti convincono. Pur di confermare i loro pronostici e le loro prese di posizione sono capaci di calpestare tutto. Torniamo a Zaza. Dopo le facili battute, "dove sta Zaza" e via cantando, molti esperti hanno sottolineato gli errori commessi in fase di finalizzazione (intanto ci è arrivato) e non l'apporto dato alla manovra. Anche sulla rete segnata dall'attaccante del Sassuolo qualcuno ha fatto notare la deviazione del difensore norvegese e la posizione di Immobile, che avrebbe disturbato il portiere avversario, dunque gol da annullare. C'è stato addirittura chi ha rivendicato l'assenza del Supermario, il quale a detta di questi nostalgici avrebbe fatto sfracelli Detto che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, mi chiedo quanti dei soloni, oggi commentatori, abbiano mai visto giocare Zaza nell'Ascoli. Quanti lo conoscono dal punto di vista umano oltre che professionale? Già, ma lui non è un personaggio,non fa ascolto, gli umili non tengono alto lo share e le vendite e, probabilmente, l'anno prossimo vestirà il bianconero juventino...
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