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Attualità di F. FILIPPIN del 17/09/2014 09:23:48
Le multe per i cori le paga solo la Juve?

 

Lo Juventus Stadium, tra le tante qualità, ha anche un'ottima acustica, che permette di percepire i cori in maniera distinta, a differenza della maggiorparte degli stadi italiani, in cui, anche con un numero superiore di tifosi, la “voce” del pubblico spesso si perde.
Questo, però, non giustifica il fatto che ormai da anni, lo Stadium sembra essere diventato il bersaglio preferito del Giudice Sportivo al momento di comminare sanzioni per cori offensivi, discriminatori o razzistici.
Anche questa settimana non ha fatto eccezione, con la multa di ben 25.000 euro dopo Juventus – Udinese, per un “coro espressivo di discriminazione territoriale” (Link).

Ovviamente le sanzioni sono la conseguenza dei referti degli ispettori federali presenti nei vari stadi, che relazionano puntualmente su cori e grida varie.
Mica tanto puntualmente, verrebbe da dire, dal momento che, come ben sappiamo, da anni nei vari stadi italiani si sentono cori irripetibili, regolarmente non sanzionati, uguali o ben peggiori (ammesso che abbia senso fare una graduatoria del genere) di quelli provenienti dalla curva bianconera.
Al di là di questo, della portata più o meno discriminatoria o razzistica (il coro sul Vesuvio non è difendibile punto e basta) e del fatto che la Juventus le sue multe se le paga senza fiatare, a differenza di altri club che propongono ricorsi, con motivazioni spesso risibili (che però spesso vengono accolte), il problema è, come sempre, un altro.

Una delle doti dello Stadium, ci venne detto, era quello di poter dare maggior ordine al tifo, anche attraverso un rigoroso controllo, con ogni spettatore al suo posto assegnato e con la possibilità di individuare e sanzionare i responsabili di eventuali comportamenti scorretti e dannosi, in primis, per la stessa Juventus, attraverso una osservazione capillare delle curve.
Le cose, però, non stanno andando così, visto che la cosa si ripete domenicalmente senza provvedimenti o iniziative reali da parte della società.
Dal momento che non è ipotizzabile “educare” i propri tifosi (non ci riescono i genitori, la scuola, la società, vorrete mica che ci pensi una squadra di calcio?), non sarebbe il caso di cominciare con le maniere forti? Non è davvero possibile nel 2014 e in uno stadio moderno individuare le 30, 40 o 50 persone che riescono a gettare discredito su un intero stadio? E' possibile consentire a certa gente di usare impunemente e ripetutamente questa forma di ricatto, dal momento che chi utilizza certi cori sa benissimo a cosa porteranno?
Una volta eliminata l'assurda norma che penalizzava intere curve per il comportamento di pochi, non sarebbe il caso di fare un ulteriore passo avanti?

Se dell'immagine a qualcuno poco importa, lo sappiamo, ci si preoccupi almeno del proprio portafoglio, dal momento che si parla di centinaia di migliaia di euro gettati e regalati ad una Federazione Calcio che da Torino riceve già una lauta sponsorizzazione, che non necessità certo di integrazioni settimanali come queste.

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