La Roma si presente in Europa con una
manita al Cska e con nuovi episodi di violenza che questa volta hanno coinvolto la tifoseria russa. L’Olimpico ritorna al centro di violenti scontri fra tifosi, fuori e poi anche dentro lo stadio. Due sono i feriti gravi arrivati al Gemelli (28 e 22 anni) di nazionalità russa: il primo accoltellato all’addome e al torace, l’altro con la testa spaccata a bottigliate. Non più
puncicate per ferire, ma coltellate per far male. Anche tre steward sono finiti al pronto soccorso per tafferugli scatenati da tifosi russi. Due cariche della polizia hanno tentato di disperdere i violenti arrivati all’Olimpico senza scorta, la cui furia si è scatenata anche contro le autoambulanze che trasportavano i feriti.
Una guerriglia che sembra essere stata accesa dalla tifoseria ospite, almeno una ventina sono gli ultrà finiti in questura, quasi tutti stranieri, tre gli arresti (un tifoso giallorosso e due russi) e quattro i Daspo emessi. Si registrano anche danni causati alle auto dal lancio di sassi e bottiglie. Durante la partita la furia non si placa. I tifosi del Cska lanciano fumogeni (che i tifosi giallorossi hanno rilanciato) che fanno sospendere per qualche minuto il match. Le Telecamere dello stadio riprendono anche il tentativo degli steward di arginare un manipolo di ultras che volevano sfondare le protezioni per entrare in contatto con i tifosi giallorossi.
Evidentemente la tragedia di Ciro Esposito non ha insegnato niente. La Roma teme un provvedimento dalla Uefa ma è innegabile che lo
Stadio Olimpico non è sicuro.
Un’immagine dell’Italia che si arricchisce di una nuova pagina negativa alla vigilia della gara di Europa League tra Napoli e Sparta Praga. Ieri il club ceco ha pubblicato sul suo sito internet una sorta di vademecum di consigli per i tifosi che si recheranno a Napoli:
«A Napoli c’è un alto tasso di criminalità, per cui non portate oggetti di valore con voi. Si consiglia di visitare la città in gruppi piccoli e non singolarmente, cercando di non attirare l’attenzione sui mezzi di trasporto pubblici.Evitate Forcella e i Quartieri Spagnoli dove in passato i tifosi ospiti sono stati aggrediti». Non c’è nulla da aggiungere, un bel biglietto da visita per il club di De Laurentiis, senza considerare che il San Paolo è a rischio squalifica. Dopo la sfida con l’Aik del 2012, il Napoli fu sanzionato dalla Uefa con un turno a porte chiuse (pena poi sospesa). Non a caso ieri la società partenopea ha rivolto un invito ai tifosi che si recheranno allo stadio a tenere un comportamento corretto (non dovranno essere introdotti fumogeni e si dovrà lasciare libere le via di fuga).
Tra i programmi del neo eletto Tavecchio e dell’onnipresente Lotito, dovrebbe esserci spazio per una seria riflessione sul capitolo violenza. E’ stato varato il nuovo “pacchetto sicurezza”, sono state inasprite le pene, ma la prevenzione, come dimostrano gli episodi di Roma, è ben lontana dall’essere efficiente.
Le testimonianze raccolte da quotidiani sportivi all’indomani della sfida dell’Olimpico, raccontano di come la tifoseria ospite, senza scorta, si sia presentata nei pressi dello stadio sparando petardi e ubriaca, scatenando panico anche tra gli automobilisti barricati nelle loro auto mentre assistevano alla guerriglia che si consumava all’esterno. A nulla è servito il comunicato della Curva Sud teso a voler evitare episodi violenti come quello che ha coinvolto tragicamente Ciro Esposito. Perché alla fine la coltellata che ha ferito il tifoso russo è stato inferta proprio da un tifoso giallorosso e per far male…
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