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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di S. BIANCHI del 20/10/2014 15:38:15
La Borsa è uguale per tutti?

 

Parto un po’ da lontano, ma come l’avvocato Matlock del piccolo schermo, se sopravvivrete alla premessa, troverete veramente interessante l’argomento che vado a trattare. Chi ci ha sanzionato per Farsopoli, alla luce delle normative europee, ha commesso due gravi illeciti.

Il primo: le sanzioni economiche per le imprese che violino gli articoli 81 e 82 del Trattato Istitutivo della Comunità Europea, non possono superare il dieci per cento del volume annuo di affari dell’impresa, e devono essere erogate in un solo esercizio.

Il secondo. Nel dispositivo della sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea (18 luglio 2006; ricorso David Meca-Medina e Igor Majcen), si affermano tre concetti: le Federazioni sportive sono sottoposte al diritto comunitario, quando le sanzioni che applicano, abbiano conseguenze economiche che valichino i confini nazionali; tali sanzioni devono essere correlate e proporzionate a tale scopo e il loro eccesso non è giustificabile; se tali sanzioni si rivelassero immotivate, si creerebbe un’ulteriore turbativa nelle competizioni internazionali, sia dal lato sportivo che economico.

È immediatamente evidente come la sentenza di Farsopoli non tenga conto del diritto comunitario e sia eccessivamente vessatoria. La retrocessione in serie B, nonostante la vittoria nel campionato 2005/06 (annullato come il gol di Platini a Tokio: ancora se ne cerca il motivo) impedisce la partecipazione alla Champions League per almeno due anni, con crollo azionario per i mancati ricavi (stadio, merchandising, diritti televisivi, premi UEFA), venir meno di contratti con sponsor esteri, diaspora di campioni di caratura mondiale con relative minusvalenze. Senza contare che tutto questo è avvenuto in spregio a quel “se tali sanzioni si rivelassero immotivate”: Juventus FC non è nemmeno entrata nei processi penali, e c’è la possibilità (teorica) che anche Moggi sia prosciolto in terzo grado. E chiaro: Guido Rossi e la FIGC hanno fatto strame del diritto comunitario, determinando gravi conseguenze in borsa per Juventus FC e i suoi azionisti.

Dopo Juve-Roma (ma il rigore su Marchisio sullo zero a zero, l’ho visto solo io?) il Signor Marco Miccoli, deputato PD della Repubblica, probabilmente ignaro del fatto che l’Azienda Italia è in amministrazione controllata con un commissario giudiziale che risponde al nome di Angela Merkel, ha intenzione di rivolgere una fondamentale interrogazione parlamentare al Ministro Padoan e di presentare un esposto alla Consob circa eventuali turbative di borsa per l’arbitraggio di Rocchi in Juve-Roma. Non mi risulta che la leggiadra Ministra Giovanna Melandri (PD), dopo aver cavalcato Calciopoli, tranne poi omaggiare i bianconeri che avevano giocato tra loro (e vinto) la finale dei Mondiali in Germania, si sia mai posta problemi sul disfunzionamento della Borsa gestito dalla FIGC, Federazione Interista Gioco Calcio, con quella farsa di processo sportivo. A quel tempo, e fin dal 3 dicembre 2001, la Juve era già quotata in borsa. Mi viene in mente una celebre frase di George Orwell, scrittore: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”. La versione moderna, di cui non si sentiva la necessità, è del Signor Marco Miccoli, Deputato: “Tutti gli azionisti sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.


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