Ieri sera, dopo la partita di Champions con il Bayern, molti giornalisti, non volendo girare troppo il dito nella piaga del risultato, si sono prodigati a sottolineare il saluto e i cori che i tifosi hanno intonato per la squadra giallorossa. Sicuramente un bel gesto, peccato che siano gli stessi tifosi che non più tardi di sabato scorso hanno cantato il solito vile e becero coro verso Pessotto.
I tifosi giallorossi potranno cantarlo ancora, con onore e senza nessuna remora; il giudice sportivo ha deciso che il coro si può liberamente urlare con buona pace di Pessotto ("Pessotto buttati di sotto!"). Non vale nemmeno dire che non è stato “udito” perché, ricordiamo, anche se all’Olimpico l’audio non è certamente come quello dello Juventus Stadium, anche il Corriere dello Sport, forse per un sussulto di dignità, gli ha dedicato un trafiletto condannandolo.
Parafrasando Garcia, pensandoci bene, questa situazione non fa bene al calcio, e nemmeno all’immagine della as Roma. Totti, l’intoccabile capitano, De Sanctis, il nuovo mentore giallorosso, Garcia il condottiero tutta etica e facciata, tra un’accusa e un lamento potevano anche rivolgersi ai propri tifosi chiedendo di inventare qualche altro slogan contro l’odiata Juventus piuttosto che lasciare che un popolo di tifosi, da loro stessi aizzati, continuino a giocare con quello che è stato un dramma.
Tutta la nostra solidarietà a Pessotto e un invito lo rivolgiamo anche alla società e al suo Presidente. Anche di nascosto, solo qualche minuto, dedicatelo per una telefonata a chi di dovere affinchè non venga ulteriormente strumentalizzata questa situazione.
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