Sono passati 17 giorni dalla sfida allo Stadium tra Juventus e Roma ed ancora l’argomento “Rocchi” occupa spazio nei quotidiani sportivi.
La dose giornaliera ,atta ad alimentare il sentimento popolare antijuve, viene servita costantemente; tutti i media ancora ne parlano e tutti seguono una medesimo indirizzo.
La Gazzetta dello Sport scrive:
"Rocchi, in pratica, a causa dell'incertezza avuta (assegnata prima una nuova punizione dal limite, poi tramutata in penality sulle proteste degli juventini e dopo aver visto dentro l’area la linea che aveva tracciato con lo spray) si è assunto la responsabilità di aver in qualche modo contribuito al clima di nervosismo”. (
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Il Corriere dello Sport scrive:
“L’aver chiesto scusa in tv restituendo l’uomo prima ancora che l’arbitro… Perché nonostante quello che ha dichiarato (con sette giorni di ritardo) il presidente Nicchi (francamente non s’è avvertita la necessita di quell’uscita – ‘Rocchi che non ha sbagliato’ – che invece di difendere l’arbitro ha contribuito solo a rimescolare le acque che si stavano calmando), quella è stata una notte da dimenticare.” (
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Tuttosport scrive:
“Rocchi è uno specialista di stracittadine, ma pare che una sua peculiarità, sia anche quella di suscitare proteste e polemiche tra le tifoserie. Lo Juventus Stadium non sembra proprio essergli congeniale visto anche che nel derby d’andata di due stagioni fa, in casa bianconeri, Rocchi ha commesso qualche errore di troppo, come la decisine di espellere, tra discussioni animose il capitano Kamil Glik…” (
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Riassumendo l’argomento per come viene presentato ancora oggi: Rocchi è l’arbitro che ha deciso su pressione degli juventini, che ha chiesto scusa in tv e che suscita sempre polemiche e decisioni favorevoli alla Juventus (lo ricordate il fallo di Glik?).
Senza contare che Nicchi ha sbagliato a difenderlo (ma come si è permesso?), tanto che il Corriere dello Sport glielo ricorda giornalmente. Quotidiano che in realtà ha avuto remore a pubblicare la dichiarazione completa di Rocchi se non per contestarla.
Poi non meravigliamoci di quello che succede alla classe arbitrale. Questa condanna mediatica voluta per alimentare quel sentimento popolare antijuve, non porta certamente ad accettare un’idea corretta di cultura sportiva. Un modo di concepire il calcio raccontato dai quotidiani sportivi nazionali, quelli che arrivano a tutti i tifosi .
Non capisco perché dovremmo essere noi tifosi a far presente questo abuso mediatico che si perpetua da anni. Dove sono le istituzioni?
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