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Attualità di E. LOFFREDO del 11/11/2014 08:47:10
E qui comandavo io!

 

«Quando parla il capitano...» , quante volte è stato ripetuto dopo le allusive e poco sportive dichiarazioni di Totti nel post partita di Juve-Roma? Allenatore e compagni di squadra si erano allineati (e con loro ovviamente i tifosi). Molti altri avevano preferito glissare tanto era imbarazzante dover partecipare al Totti-pensiero.

Il capitano giallorosso nelle settimane successive ha ricevuto qualche critica, quella della madre di Ciro Esposito è stata forse la più esplicita «Totti ha sbagliato ad inasprire gli animi con certe frasi, aizza i tifosi dal coltello e dalla pistola facile in un momento in cui c’è già tanta tensione». Soprattutto però era stato il presidentte giallorosso a sconfessare il proprio giocatore e l'allenatore. Con quel «diamoci una calmata» Pallotta si era dissociato dal modo di fare cultura sportiva da parte dei due. Anche qualche media amico e le radio romane non avevano potuto fare a meno di evidenziare la distanza d'atteggiamento. Franco Melli consapevole dell'impopolarità che stava riscuotendo l'invito di Pallotta aveva detto «I romanisti sono avvelenati per il comunicato di Pallotta, o rappresenti la città nel migliore dei modi o stai zitto».

Per la prima volta da venti anni Totti non dettava più legge al di fuori dello spogliatoio? Un fatto quasi epocale. Domenica durante Roma-Torino il pupone è stato sostituito a un quarto d'ora dalla fine e si è manifestato quello che forse è un primo scollamento tra lui e l'allenatore. Il dieci giallorosso ha infatti assunto un atteggiamento di aperta contestazione verso Garcia che si affannava a complimentarlo. Totti ha scostato l'allenatore ed è filato negli spogliatoi senza fermarsi in panchina.

Il tecnico ha cercato di minimizzare «Negli spogliatoi ci siamo parlati, è tutto normale. Non voleva uscire perché voleva segnare», ma lo strappo era parso evidente. Ma una stampa più amica del giocatore che del tecnico faceva notare che su «otto partite giocate da titolare, otto le volte che Garcia lo ha richiamato in panchina. Mai una parola fuori posto, mai un gesto eclatante verso il suo allenatore "colpevole" di non avergli fatto finire la partita... Totti stavolta non l'ha capita e né accettata perché ha creduto che non ci fosse bisogno di quella sostituzione, che non c'era nessuna necessità di preservarlo. In vista di cosa poi? C'è la sosta per le Nazionali, il campionato si ferma. E non solo: Francesco, alla ripresa, a Bergamo nemmeno potrà giocare perché squalificato» (il Messaggero)

Saranno i risultati non entusiasmanti di questo ultimo periodo, sarà la sofferenza di Totti nel non accettare che gli anni passano e che per forza di cose il suo peso specifico in campo è minore che in passato (politicamente ne ha ancora molto), sarà forse che all'orizzonte ci affacciano scenari diversi da quelli immaginati, ma è evidente che nella squadra giallorossa serpeggiano malumori che possono minare l'ambiente. A Roma si aspettavano altro, per questo forse sono nervosi

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