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Calcio giocato di F. DEL RE del 22/11/2014 07:42:55
Tour de force

 

Le prossime due partite hanno un'importanza fondamentale per il prosieguo della stagione: il match di sabato contro la Lazio sarą il primo di un tour de force che proseguirą col derby allo Juventus Stadium, poi con la sempre complicata trasferta a Firenze per finire con l'incontro casalingo contro la Sampdoria; poi ci sarą la trasferta a Cagliari che anticiperą il doppio confronto contro Inter in casa e Napoli al San Paolo. Sarą una striscia che darą un'idea abbastanza definitiva sul valore della squadra, del nuovo modulo e di mister Allegri. La trasferta svedese di coppa, invece, si presenta da sé in quanto ad importanza: la Juve ha di fatto un solo risultato a disposizione, ovvero vincere. Ma queste due partite verranno affrontate con la solita emergenza infortuni nel reparto difensivo: ormai anche Caceres e Marrone vanno considerati come lungo degenti, al pari di Barzagli, mentre i problemi riscontrati in nazionale da Ogbonna e Bonucci non dovrebbero preoccupare pił di tanto, anche se Ogbonna probabilmente salterą la Lazio; entrambi dovrebbero essere arruolabili per la trasferta di Champions'.

Sarą da capire, quindi, se Allegri proporrą un minimo di turn over, considerato che anche Morata e Tevez, per la prima volta da che giocano in bianconero, sono stati convocati ed utilizzati nelle loro rispettive nazionali. La linea di difesa sembra essere imposta: Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini e Padoin, sicuramente preferito al giovane Mattiello; a centrocampo dovrebbero giostrare Romulo, Marchisio e Pogba, con Vidal pronto a rilevare l'italo-brasiliano in coppa e con Pirlo in eventuale stand-by; in attacco Llorente dovrebbe essere il titolare a Roma, appoggiato dal duo Pereyra-Tevez, con Morata pronto a rilevare il navarro nella trasferta scandinava. Altre novitą, al netto di infortuni e squalifiche dell'ultim'ora, non ce ne dovrebbero essere, soprattutto per quanto riguarda l'impiego dei giovani talenti Coman e Mattiello, in quanto il doppio impegno riveste un'importanza tale per cui difficilmente il tecnico livornese li vorrą rischiare; d'altronde č cosa "strutturalmente" ardua potere, sapere e quindi volere lanciare i giovani nel calcio italiano; č strutturalmente difficile trovare un talento come Pogba ed un allenatore come Conte che lo sappia gestire e dosare nei modi e nei tempi pił corretti, perchč, al di lą di tutto quanto si sente e si legge in questi giorni, negli ultimi anni alla Juve soltanto con la gestione Conte abbiamo assistito al lancio in prima squadra dei giovani, valorizzando il talento purissimo di un diciannovenne francese che in Premier League aveva giocato solo spezzoni di partite, diventato elemento inamovibile nell'11 titolare e lanciando stabilmente in prima squadra, per due anni, un giovane proveniente dal settore giovanile come Marrone. Il futuro prossimo ci dirą se e quando verrą il momento dei varii Coman, Mattiello, Donis, Marzouk, Romagna o chi per loro, ovvero se sarą il caso di parlare di inversione di tendenza (mi domando quale...) e di tabł sfatato (quale? di nuovo...).

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