Era il 70esimo quando, già sul risultato di 0-3 a favore della Juventus, Padoin, in seguito ad un apparentemente semplice contatto di gioco, viene ammonito per la seconda volta dall’arbitro Damato e quindi espulso, costringendo la Vecchia Signora in 10 per gli ultimi 20 minuti (più recupero) di gioco.
20 minuti in cui Allegri decide di affidare la fascia sinistra ancora una volta a quel giovanotto del ’95 che aveva esordito tra i professionisti solo 2 settimane prima contro il Parma, Federico Mattiello. Dallo Juventus Stadium all’Olimpico di Roma, quindi, con il terzino nato a Lucca che entra in campo senza alcun timore reverenziale, sfiorando addirittura il gol al terzo pallone toccato, con un potente diagonale di sinistro, dopo una splendida triangolazione con Pogba che lo ha messo di fronte ad un Marchetti che gli ha negato la soddisfazione del primo gol tra i “grandi” con una parata prodigiosa.
Che si fa notare anche controllando alla grande l’esterno della Nazionale Candreva, vincendo tutti gli 1vs1 difensivi.
Che aggira alla perfezione il pressing avversario con tranquillità, agilità, intelligenza e lucidità.
Che prova a pungere in avanti con delle sporadiche ma convincenti incursioni offensive.
Mattiello c’è, quindi, ed ha voglia di dimostrare a tutti che non è un bluff, con l’ovvia conseguenza di conquistarsi la Juve a suon di prestazioni.
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