L'ambizione nel calcio come nella vita è un ottimo elemento di propulsione per cercare di raggiungere obiettivi più o meno agognati. Nello sport più che altrove l'ambizione è forse ingrediente imprescindibile per raggiungere i successi, a patto che non si sconfini in eccessiva sicurezza e presunzione. Anche perché poi non porta molto bene sfruculiare gli dei del pianeta Papalla.

Non se ne era curato Andrea Agnelli quando prima dell'ultimo derby aveva ricordato che i granata non fanno punti da diciannove anni e che negli ultimi quindici non avevano segnato. Per fortuna nostra il gol di Peres ha rotto solo metà tradizione, se non fosse stato per Pirlo... Che sia da monito per il futuro.

Un monito che forse farà suo Inzaghi, ma che certamente non apparterrà a alla coppia De Laurentiis-Benitez e a Garcia con la sua truppa. Superpippo prima dell'ultima trasferta in casa del Genoa aveva affermato «Ad oggi non vedo squadre migliori di noi, è difficile che qualcuno ci batta». Il risultato lo sapete tutti

Più grave l'atteggiamento del presidente e dell'allenatore partenopei, proprio loro che vivono in una città da sempre attenta a non sfidare la sorte (non sfottere a mazzarella 'e San Giuseppe...) hanno commesso un grave errore. Molti, forse troppi, proclami tricolori avranno dato fastidio alle entità che dall'alto tutto muovono, la classifica infatti già piange. Per appellarsi a colpe non proprie è rimasto solo travestire la malasorte con gli stracci del fatturato...

Il fatturato è lo stesso demonio a cui si è aggrappato Garcia nel post partita con il City. Se la asRoma è stata eliminata dalla champions è anche perché i giallorossi non sono «al livello del City anche come fatturato» (forse sarà quest'ultimo a risentire dell'uscita dalla massima competizione europea). Ma il buon Rudi e compagnia se la sono cercata. Fino alla partita interna con il Bayern facevano proclami europei molto spinti, la preveggenza capitolina mostrava er cappetano che alza la Champions, perché si sa, «in Europa si vedono i veri valori», mica come in Italia dove «sappiamo come» i giallorossi devono sottostare alla dura legge del campo...

Ora si nota una cosa: Inzaghi ha incassato ed è stato zitto, Aurelio e Rafa cercano di prendersela un po' con il fatturato ma non fanno più proclami (almeno non lo faranno finché la classifica non migliorerà), i romanisti invece rilanciano. Hanno appena lasciato la CL subendo scoppole epiche ma non abbandonano i toni baldanzosi circa la vittoria dello scudetto. Ljajic («il nostro obiettivo è lo scudetto») e Nainggolan («Ora lo scudetto») sono solo gli ultimi della serie. Continuassero pure a sfidare la sorte, finora non gli ha portato granché bene... Noi però al riguardo facciamo star zitto Agnelli.

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