Palazzi deferisce Ferrero, Pozzo, Buffon e il procuratore Martina e dimentica altre situazioni simili o peggiori: dove sta l’inghippo? E’ quello che proviamo a chiederci da ieri quando sono state rese note alcune decisioni del giudice sportivo.
Ferrero, presidente della Sampdoria, è stato inibito per tre mesi e multato si 10.000,00€ dalla giustizia sportiva per le dichiarazioni lesive nei confronti del presidente dell’Inter Erick Thohir del 26 ottobre nel corso di Stadio Sprint, dove aveva dichiarato:
«Lo avevo detto a Moratti: caccia quel filippino». A nulla sono valse le scuse pubbliche.
Deferito anche
Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese, per le dichiarazioni “lesive” rivolte all’arbitro Valeri dopo Milan-Udinese del 30 novembre scorso. Pozzo aveva criticato la prestazione del fischietto dichiarando:
"Basta, non voglio più vedere Valeri, l'arbitro. Non ce l'ho con l'uomo, ma con l'arbitro. Il rigore per me non c’era, ma si vede che qualcuno gli ha fatto vedere il presunto gol del Milan nel primo tempo e allora lui non ci ha più capito niente… Uno così non può arbitrare, può andare in C dove non si compromettono le cose, ma in A una sconfitta ha anche un risvolto economico… Ha rovinato una partita. Se non lo vedo più in giro per i campi di calcio è meglio". (
Link).
Deferiti anche
Gigi Buffon e il procuratore Martina per irregolarità nel contratto firmato con la Juventus nel 2013. In pratica il portiere bianconero non avrebbe conferito non per iscritto il mandato all’agente. Cosa da attenzionare e punire senza pietà.
Ricordiamo che qualche giorno fa,
Lotito, forte della sua posizione, aveva patteggiato con la Figc una multa di 10.000 euro evitando ulteriori sanzioni. Al patron della Lazio veniva contestata un’affermazione di cattivo gusto indirizzata a Marotta:
"Con un occhio gioca a biliardo, con l'altro mette i punti". Che Lotito abbia una corsia privilegiata sembra chiaro visto che per Ferrero non è stato usato lo stesso criterio. Un patteggiamento ad orologeria buono (secondo la FIGC) a evitare il ricorso alle vie legali da parte del AD bianconero.
Ciò si aggiunge all’incredibile archiviazione per
Tavecchio per le frasi razziste (‘
mangia-banane’) che la Uefa e la Fifa, nonostante la reticenza della giustizia sportiva italiana, hanno deciso di punire senza nessuna remora. Insomma, la stessa corsia preferenziale di Lotito è stata riservata anche al Presidente della Figc.
Aspettiamo invece di sapere cosa ne pensa Palazzi delle dichiarazioni di
Totti e De Sanctis dopo la partita del 5 ottobre allo Stadium tra Juventus-Roma. Se venisse usato lo stesso criterio applicato nel caso di Giampaolo Pozzo, dovrebbero essere deferiti per “
dichiarazioni lesive”. Sempre che le parole di Totti: "Sono dispiaciuto, quello che è successo ha condizionato la partita, da anni si verificano certi episodi che condizionano le annate. Non so se stiamo stati battuti dall'arbitro, sicuramente non dalla Juve. Con le buone o con le cattive vincono sempre. Le immagini parlano chiaro. Tutta Italia dovrebbe dire questo. La Juve dovrebbe giocare un campionato a parte, ogni anno è così. Tanto arriveremo ancora secondi" e quelle di De Sanctis: «Con la Juventus si fa fatica a perdere così, si ha la sensazione di non giocare ad armi pari per questo Totti ha fatto bene a parlare. Mi ha ricordato la Supercoppa Juve - Napoli, altra pagina non bella del nostro calcio… » non siano complimenti al settore arbitrale e a tutte le istituzioni sportive.
Palazzi avrà riservato anche a loro una corsia preferenziale così come a Lotito e Tavecchio o dovrà chiedere un consulto alla Uefa prima di esprimersi? Ricordiamo che ha deferito Garcia per l’uso delle ricetrasmittenti solo più di un anno dopo dalla prima contestazione e quando ne aveva fatto uso (abuso) in quasi tutte le partite successive.
In FIGC sembrano muoversi come se fosse in atto un guerra tra bande. Se Palazzi per deferire, come sembra leggendo quanto sopra riportato, non guarda più i fatti, cosa vuole ottenere ed a favore di chi? Se questo è il cambiamento promesso da Tavecchio e Lotito siamo messi bene …
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