Garcia è stato squalificato dal Giudice Sportivo per due giornate per
«condotta aggressiva e intimidatoria nei confronti di uno steward» dopo il fischio finale di Genoa-Roma. Il giudice sembra aver basato la sua decisione su una dichiarazione spontanea raccolta dai collaborati della procura federale e resa dal coordinatore degli steward genoani, che ha messo nero su bianco di
«essere stato aggredito da Garcia che, strattonandomi, provava a tirarmi uno schiaffo verso il viso, che schivavo senza essere colpito». Sembra che Garcia e la as Roma vogliano querelare lo steward. La Gazzetta in edicola oggi prevede una
sospensiva che permetta ulteriori accertamenti e che salverebbe Garcia nel momento caldo del campionato. Un vantaggio non da poco. Ricordiamo che l’allenatore giallorosso
non è nuovo a reazioni scomposte verso uno steward; c’è un video girato e diffuso dopo la partita del 5 ottobre allo Stadium che lo mostra in atteggiamento non certo benevolo. (
Link)
Denunciato anche uno sputo al volto, arrivato da
«un signore con addosso la tuta della Roma a me ignoto». Ignoto perché i tesserati della Roma presenti a Marassi domenica scorsa, su ordine del DG giallorosso, hanno tenuto un atteggiamento omertoso
rifiutando di esibire le tessere di riconoscimento ai collaboratori della Procura. In questo modo, il furbo Mauro Baldissoni, ha fatto scattare solo una multa di € 20.000,00 nei confronti della società capitolina per essersi rifiutata di esibirei tesserini identificativi chiudendo il caso ed evitando sanzioni più gravi che sarebbero potute attivare dopo un accertamento fatto ad esempio con una ricostruzione fotografica dell’episodio. Una furbizia che qualcuno vuole far passare in secondo piano.
Il livello della giustizia sportiva italiana lo conosciamo bene, ma qualcuno ultimamente continua ad essere
troppo sopra le righe forte di una protezione che sembra gli sia riconosciuta per volontà divina.
Dall’inizio del campionato i tesserati
della Roma possono dire quello che vogliono senza subire nessuna conseguenza. Totti e De Santics, ma anche altre giocatori della Roma, nell’immediato post partita del 5 ottobre allo Stadium, hanno accusato chiunque - compresa la società bianconera - e non solo non sono stati deferiti, ma hanno ottenuto una visibilità mediatica a sostegno delle loro assurde tesi, a dir poco eccessivi. Senza contare la pressione così evidente verso i direttori di gara che nelle ultime due partite della Roma sono incappati in diversi errori pro giallorossi.
Garcia si presenta ad ogni impegno pubblico
solo per ricordare gli errori dello scontro diretto e non esiste un interlocutore che gli faccia notare che se vuole parlare di errori, dovrebbe anche ricordare quelli che sono stati a suo favore. Al tecnico giallorosso è permesso, da espulso, di continuare a dare indicazioni ai suoi giocatori e di parlare con radioline con i suoi collaboratori nonostante sia vietato dal regolamento. Cosa fare per aiutare ancora Garcia? Concedergli qualche punto a tavolino?
Il fatto che mediaticamente questa condotta venga assecondata, non cancella la realtà. La Roma sta palesando di aver bisogno di questi mezzi di bassa lega per mantenere vivo il campionato, mentre la Figc ancora una volta si mostra allineata. In questo clima voluto dalla società giallorossa e consentito da federazione e Lega (che non fanno niente per evitare la tensione montata ad arte) qualcuno si lamenta dell’aggressività del tifo.
Tifosi che vengono giornalmente esasperati da questo permissivismo verso l’ambiente giallorosso. E questo clima potrebbero portare anche conseguenze ben più gravi.
Per non scadere ancor più nel ridicolo, non guasterebbe un maggiore equilibrio.
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