Dopo Udinese-Roma Pozzo ha espresso con pacatezza il suo malcontento per l'andazzo della partita e del campionato in generale e non si è sottratto dal far notare che «Garcia è da più di un mese che martella per delle ingiustizie arbitrali, non so di che tipo. Credo abbia raggiunto i frutti di questo lavoro.Un condizionamento creato ad arte da parte di un allenatore che farebbe bene, invece, a stare al suo posto». Il Patron dell'Udinese ai microfoni RAI ha precisato che da ciò gli arbitri ne restano condizionati "in buona fede".

Questo concetto degli arbitri in buona fede viene ribadito da tutti, persino lo stesso Garcia lo ha affermato qualche giorno fa -quando a proposito di Juve-Roma ha detto che la considera un'ingiustizia che non dimenticherà mai-, e lo ha ripetuto martedì mentre andava in onda il panegirico in salsa giallorossa all'arbitro Guida, il quale per il tecnico giallorosso «ha fatto un'ottima partita dall'inizio alla fine».

Se però nel calcio ci sono polemiche e tensioni e qualcuno le alimenta, questo qualcuno forse è lo stesso che ci mette la malafede? E chi alimenta la cultura del sospetto? Chi aizza i tifosi? Sono quei protagonisti che nel dopopartita e nelle redazioni de giornali parzialmente liberi e totalmente tifosi si prestano al giochino? Noi un identikit, più d'uno, ce lo avremmo...

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