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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di E. LOFFREDO del 14/10/2009 07:44:09
Bischerate

 

È la settimana che conduce ad una delle partite più accese dell’intero campionato: Juventus-Fiorentina. È d’uso in questi casi almeno provare ad arroventare il clima prima della gara. Vorrei sapere se questo “uso e malcostume” appartiene anche ad altri paesi europei.

I violacei come al solito hanno dato fuoco alle polveri dell’astio dialettico. E non a caso scrivo di astio. I panni da artificieri sono stati vestiti dalla formidabile accoppiata Frey&Zeffirelli, formidabile solo per la stupidità delle dichiarazioni che hanno “dato alla stampa”, la quale affamata come sempre di buon giornalismo ha prontamente raccolto le loro esternazioni.

Il portiere viola ha allegramente parlato di «un comprensibile “odio sportivo” verso la Juve»! L’indifferenza con la quale si pronunciano e la silente connivenza con la quale si accettano simili frasi mi fa rabbrividire. Non vi è stato alcun collega dell’estremo difensore fiorentino, dirigente viola, o esponente dell’associazione dei calciatori che abbia richiamato Frey alla responsabilità civica che deve avere verso le tifoserie.

Il caro signor Frey deve sapere che quelle sue dichiarazioni istigano ad “odiare sportivamente” il tifoso della squadra avversaria. Autorizzano l’esagitato di turno ad offendere, a dover portar via la sciarpa o rivolgere qualsiasi forma di aggressione al “gobbo maledetto”: è odio, ma solo sportivo… Poi capita che per la sola appartenenza al tifo bianconero si venga assaliti in autogrill o che qualcuno per difendere la sciarpa del figlio adolescente finisca in coma all’ospedale. Ma è pur sempre “solo comprensibile odio sportivo”, che però fa presto a trasformarsi in aggressione fisica o violenza incontrollata. In poche parole: astio civile.

La prossima volta che l’associazione italiana calciatori aderisce ad iniziative contro la violenza, farebbe bene ad interrogarsi circa le responsabilità dei propri iscritti.

L’altro artificiere di turno è uno che in queste occasioni non manca mai: Franco Zeffirelli , il quale ha concesso un’invidiabile intervista ad un giornale fiorentino. L’intervistatore si rivolge a lui usandogli l’appellativo di “Maestro”, senza neanche dimenticare la maiuscola. Costui viene considerato un uomo di cultura. Perché?!
L’intervista a Zeffirelli è degna dei peggiori (o migliori, fate voi) discorsi triviali. Complimenti Maestro!
Neanche il più zotico dei barboni idealmente alloggiati sotto i ponti di Firenze sarebbe capace di simili insulsaggini.

La scorsa settimana sono stato nel capoluogo toscano, ho potuto ammirare la limacciosità delle acque del fiume cittadino. Ebbene, nonostante tutto, consiglio a cotanto uomo di cultura di “sciacquare la propria lingua e la propria moralità in Arno”, sicuramente ne verrebbero più linde.

Forse sarebbe meglio considerare le uscite dei due null’altro che bischerate, se non fosse per la fomentazione dell’odio verso un proprio simile che si distingue per i colori del suo tifo.

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