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Udienze Processi di E. LOFFREDO del 16/10/2009 07:36:16
Processo Calciopoli

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 13 ottobre 2009

Come al solito si inizia con la chiamata degli imputati. Il primo a finire sotto le grinfie del Presidente del collegio è l’avvocato Mungiello, «Si metta in prima fila che oggi sostituisce tutti gli avvocati che non sono presenti».

Dopo la chiamata degli imputati si procede con l’appello delle parti civili riammesse. Queste sono solo le ricorrenti per Cassazione contro l’ordinanza di esclusione del 24 marzo, e cioè: Ministero dell’Economia e delle Finanze/Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive, Brescia Calcio S.p.A., Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A., Bologna F.C. 1909 S.p.A., Fallimento Salernitana Sport S.p.A., Fallimento Victoria 2000 S.r.l., Federconsumatori Campania, Federazione Italiana Giuoco Calcio, RAI Radio Televisione Italiana S.p.A.

Uno degli avvocati presenti sottopone al Presidente la delega del legale di Federica Sanipoli (la giornalista della RAI). Teresa Casoria rigetta la delega perché la Sanipoli non è tra i ricorrenti per Cassazione e quindi non può essere tra le parti civili.

Cosa abbia da chiedere a questo processo la Federconsumatori Campania siamo curiosi di scoprirlo dalle argomentazioni della prossima udienza.
Che dire poi della RAI? Partecipando al massacro mediatico e condizionando le sentenze sportive (il danno semmai lo ha fatto, non lo ha subito) ha tutt’al più ricevuto un utile in termini di maggiori ascolti televisivi. Altro che costituzione di parte civile!

Esaurito l’appello delle parti civili, il giudice procede con la chiamata dei responsabili civili. Tra questi sono assenti la S.S. Lazio S.p.A. e la Juventus F.C. S.p.A., sono invece in aula rappresentate dai propri legali, la A.C. Fiorentina Firenze S.p.A. e la FIGC,

Curiosa la posizione del difensore della FIGC. L’avvocato Milella vorrebbe rappresentare la propria assistita solo come parte civile e non quale responsabile civile: «Non ho ricevuto la citazione per la responsabilità civile, sono presente solo come procuratore di parte civile». Il presidente ricorda che avendola ricevuta nella prima fase del procedimento, essendoci “reviviscenza”, non è necessaria una nuova citazione.

È proprio in questo frangente che, interloquendo con l’avvocato Vigoriti, Teresa Casoria dà la rassicurazione che molti aspettano: «Tendenzialmente il Tribunale è orientato ad arrivare a sentenza». Almeno per qualche udienza nessuno farà allusioni circa facili prescrizioni.

In coda a questa chiarificazione interviene l’avv. De Bernardo che chiede di verbalizzare la propria presenza «per la già costituita parte civile Lecce Calcio…». Il Presidente non ammette la presenza in giudizio di questa parte che era già stata esclusa in precedenza e che non è tra i ricorrenti per Cassazione, «non possiamo non rispettare la sentenza della Cassazione». L’avvocato De Bernardo. «ma io già fui ammesso come parte civile, ho partecipato alle prime fasi del giudizio…» (semmai sarà stata ammessa la sua assistita – ndr). Teresa Casoria ricorda che quella parte civile era stata esclusa. L’avvocato del Lecce Calcio attende «di leggere le motivazioni della Cassazione per vedere in che termini ha estromesso le parti civili». Il Presidente Casoria anticipa che comunque darà all’avvocato De Bernardo la possibilità di interloquire nell’udienza successiva.
Come direbbe Ciairo (il pizzaiolo di Mai dire gol): “Ha fatt ‘o tentataiv…!”

Il Collegio rinvia il processo al 20 ottobre, termine entro il quale le riammesse parti civili devono «articolare i mezzi di prova dei quali intendono valersi nel processo per dimostrare la fondatezza delle loro pretese civilistiche».

«L’udienza è tolta». Uno degli avvocati (Antonio Cirillo per Ambrosino Marcello) chiede di dare atto della propria presenza in udienza… «Dovete essere puntuali la mattina, adesso ho già detto “l’udienza è tolta”». Nonostante ciò il Presidente fa verbalizzare la presenza dell’avvocato Cirillo.
Anche l’avvocato Mungiello («io sono qui da stamattina…») cerca di aggiungere qualcosa al verbale, ma Teresa Casoria si oppone con decisione: «D’ora in poi sarà molto disciplinata l’udienza».

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