La Carta dei doveri del giornalista riporta, tra i tanti paragrafi che quasi nessun giornale rispetta, anche questo:
RETTIFICA E REPLICA Il giornalista rispetta il diritto inviolabile del cittadino alla rettifica delle notizie inesatte o ritenute ingiustamente lesive. Rettifica quindi con tempestività e appropriato rilievo, anche in assenza di specifica richiesta, le informazioni che dopo la loro diffusione si siano rivelate inesatte o errate, soprattutto quando l'errore possa ledere o danneggiare singole persone, enti, categorie, associazioni o comunità. Il giornalista non deve dare notizia di accuse che possano danneggiare la reputazione e la dignità di una persona senza garantire opportunità di replica all'accusato. Nel caso in cui ciò sia impossibile (perché il diretto interessato risulta irreperibile o non intende replicare), ne informa il pubblico. In ogni caso prima di pubblicare la notizia di un avviso di garanzia deve attivarsi per controllare se sia a conoscenza dell'interessato.
Lo ripetiamo, è quanto recita la Carta dei doveri del giornalista, ovvio che chi giornalista non è può dirsi e sentirsi esentato da tali doveri.
Ed è forse questo il caso di Repubblica.it e del suo direttore, Vittorio Zucconi, che non hanno concesso né diritto di rettifica né di replica all'avv. Alessandro Pasquazi, difensore della sig.ra Maria Grazia Fazi.
Così l'avv. Pasquazi, dopo aver inutilmente atteso una risposta, ha scelto di informarci:
Spett.le Redazione, ho letto che in data 06.10.2009 pubblicavate un articolo tratto dalla Repubblica.it circa un processo penale, a carico di Fabio Monti e Paolo Mieli, che vede parte offesa la Signora Maria Grazia Fazi in ordine a degli articoli dello stesso Monti, pubblicati sul “Corriere della Sera”, dai quali è scaturita anche una puntata di "Striscia la Notizia". Atteso che ciò che è riportato in detto articolo e riguardo la testimonianza dell'arbitro Trefoloni non è aderente alla reale deposizione di quest'ultimo, ho inviato ben due richieste di rettifica al direttore ed alla redazione di Repubblica.it A tuttoggi non ho avuto risposta, del che, mi troverò costretto di nuovo ad adire l'Autorità giudiziaria. Probabilmente scrivere che, per l'appunto, non vi era alcuna sudditanza degli arbitri nei confronti della mia assistita, non è ciò che molti vorrebbero leggere, ma tant'è.. Scrivo a Voi per rappresentare tale “stranezza” e per far emergere la verità, confidando nella Vs. pubblicazione. Di seguito Vi invio le due richieste di rettifica inviate a “Repubblica.it” in data 06.10.2009 e 15.10.2009
Spett.le Redazione "la Repubblica.it" Gentile Direttore, dott. Vittorio Zucconi
Vi scrivo in nome e per conto della Signora Maria Grazia Fazi oltre che a titolo personale in ordine alla “news” apparsa ieri, 5 ottobre 2009, recante titolo “Calciopoli: De Santis e Trefoloni testi in Tribunale Milano” per chiedere la immediata rettifica di alcune notizie non rispondenti al vero ed a quanto dichiarato dal sottoscritto. Anzitutto non corrisponde al vero che il Sig. Trefoloni abbia dichiarato quanto riportato nelle ultime tre righe della citata “news”, ossia che vi fosse tra gli arbitri “una sorta di sudditanza nei confronti dei due” (Bergamo e Fazi). Basta leggere la trascrizione del verbale d'udienza e potrete facilmente riscontrare come il Sig. Trefoloni abbia detto tutto il contrario e cioè, per quanto concerne la mia assistita, come non vi fosse nei suoi confronti “sudditanza psicologica”. Ciò che invece si è appalesato è come la Signora Fazi sia stata fatta oggetto di azioni lesive della propria onorabilità e del proprio decoro da articoli apparsi sulla testata giornalistica da Voi richiamata e per i quali è pendente procedimento penale. Il sottoscritto poi non ha rilasciato alcuna intervista a Vostri giornalisti bensì ha solo dichiarato, a domanda di un cronista “Ansa”, che l'udienza appena celebrata fosse relativa ad un processo che vede la Signora Fazi parte offesa, costituita parte civile per un reato di diffamazione a mezzo stampa. Atteso che quanto da Voi riportato, specialmente in ordine alla deposizione del Trefoloni, non corrisponde al vero e per di più è assolutamente lesivo della onorabilità della Signora Fazi Vi prego voler immediatamente rettificare nelle stesse forme e modalità di cui alla citata “news”. In difetto ho già ricevuto mandato per adire la competente Autorità Giudiziaria. Distinti saluti. Avv. Alessandro Pasquazi
Data: 15/10/2009 19.23
Ogg: I: RICHIESTA RETTIFICA URGENTE
Faccio seguito con la presente alla precedente mia, datata 06.10.2009, rimasta senza seguito per sollecitarvi alla rettifica delle inesatte notizie riportate nell'articolo in questione. Laddove non verrà dato seguito neanche al presente sollecito, adirò la via giudiziaria. Avv. Alessandro Pasquazi