C’è spesso un’analogia che lega l’aspetto mediatico al personaggio del momento. Una sorta di vortice che confluisce ad indirizzare un maggiore interesse verso le vicende di un atleta, come in questo caso Bonucci.
Decisivo nella sfida di vertice della chiacchieratissima partita del 5 ottobre allo Juventus Stadium con la Roma; protagonista nel rispondere per le rime ad un giornalista nel post gara del San Paolo dove la Juve è uscita vittoriosa, uomo gol nella partita con il Milan e uno dei migliore nella recente vittoria in Champions League con il Borussia D. Tutti match che i “nemici” hanno mal digerito scatenando la solita bagarre mediatica.
D’altra parte, con Conte CT e la protezione offerta da Tavecchio e Malagò, l’inchiesta sul calcioscommesse rischia di naufragare nell’anonimato se non si tira in ballo il contentino per la piazza con la solita caccia allo juventino.

Il canale con cui veicolare il sospetto è sempre quello della Gazzetta dello Sport che l’11 febbraio, pubblica un articolo dal titolo “Il pm chiede altre informazioni su Bonucci”. (Link)

Il nome di Bonucci non compare nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Cremona del 415-bis e quindi la sua posizione dovrebbe essere archiviata, ed è stato giudicato ed assolto dalla giustizia sportiva. Il giornale rosa tiene a farci sapere che il PM di Martino ha chiesto informazioni alla procura di Bari proprio sul difensore Juventino. Se le parole di Masiello che tiravano in ballo Bonucci per Udinese Bari 3-3 non hanno portato a conclusioni con atti formali, Di Martino riprenderebbe in mano quelle carte per valutare il da farsi. In ballo ci sono i nomi di Bonucci e Pepe. La procura di Bari non contestò la frode sportiva e non indagò i giocatori, passando solo le carte alle giustizia sportiva che portano all’assoluzione, nonostante le pesanti richieste di Palazzi. Insomma, Di Martino potrebbe rinviare a giudizio i due giocatori juventini.

Ecco fatto. Il bianconero, già preso di mira dal comune sentimento popolare antijuventino, è nuovamente sotto osservazione dal pm che continua così a vivere di luce riflessa. PM che sembra non disdegnare le attenzioni mediatiche che l’inchiesta gli ha concesso.

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