L’ingarbugliata vicenda del Parma calcio sta mettendo in luce tutti i problemi di un sistema incapace di garantire la regolarità del campionato.

Negli ultimi giorni è tornato a parlare anche l’ex patron del Parma Ghirardi accusando senza fare nomi. In un’intervista pubblicata il 27.02.2015 dalla Gazzetta Dello Sport, afferma «… feci le mie telefonate a persone del calcio italiano che mi dissero: "Taci è un personaggio particolare, non affrontarlo direttamente ma attraverso studi professionali". E così mi comportai. Avvisai la Lega…».
Parla senza dire niente. Chi sono queste persone? Su cosa era stato rassicurato? Qualcuno della procura Figc chiederà ulteriori lumi a Ghirardi o fingeranno di non aver sentito per non coinvolgere amici di amici?

Le partite dell’ultimo turno di campionato, a seguito del sollecito dell’AIC, sono iniziate con quindici minuti di ritardo per sensibilizzare le istituzioni sul tema. Dove era Tommasi negli ultimi mesi? Come è possibile che quello che era evidente a tutti (anche a noi semplici tifosi leggendo le cronache sportive) non è mai stato oggetto dell’interesse delle istituzioni sportive e dell’AIC se non ora che è troppo tardi?

Ieri è intervenuto il presidente del Coni Malagò che attenderà fino a venerdì, quando l’assemblea di Lega affronterà l’argomento, per decidere se interveneri direttamente “Aspettiamo l’esito, poi m confronterò col sottosegretario Delrio. Se nessuno si prende la responsabilità, allora sarà responsabilità delle istituzioni individuare di chi è la colpa”

Certo è che avere fiducia in questo sistema è sempre più un atto di fede. Organismi preposti a garantire la regolarità del campionato incapaci di intervenire tempestivamente per sanare una situazione come quella in cui versa oggi il Parma ma che era evidente da mesi, rimbalzi di responsabilità, tanta leggerezza e nessuna atto concreto.

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