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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di F. ZAGARI del 30/10/2009 13:53:20
Domande e risposte

 

Serie A 09/10: analisi 10° giornata

Partiamo subito con una domanda: la Juventus vista all'opera contro la Sampdoria è da scudetto oppure no? Difficile dare una risposta per due ragioni. La prima: la serata dell'Olimpico è stata incredibile; corsa, pressing, buone trame di gioco e soprattutto una voglia che mai si era vista in questa prima parte di stagione. Gli uomini di Ferrara hanno asfaltato quella Sampdoria che stava andando a mille, travolgendo tutti e tutto, campioni d'Italia compresi. E sotto questo aspetto i meriti dei bianconeri sono andati oltre, azzerando il gioco sulle fascie dei blucerchiati, soffocando il centrocampo ed impedendo ai gemelli del gol, per oltre un'ora, di rendersi pericolosi. Ramificando questo ragionamento viene, però, da chiedersi: come mai la Juventus è riuscita, a distanza di soli tre giorni, ad invertire un trend che la vedeva confusa, senza un gioco ma soprattutto in assenza di un'anima? La prossima gara interna contro il Napoli darà inequivocabilmente delle risposte, quello che raccontano le cronache è l'eccezione di una serata in mezzo ad una quantità industriale di partite mediocri. L'altra ragione è apparsa chiara a distanza di ventiquattro ore sull'asse Torino-Milano. La Juventus ne ha fatti 5 alla Sampdoria, l'Inter altrettanti al Palermo.
Similitudini tra le due partite se ne possono trovare molte. Dopo nemmeno 5 minuti di gioco era evidente l'intensità di gioco che mettevano in campo bianconeri e neroazzurri; risultato: primo tempo Juve 3-0, primo tempo Inter 4-0. Devastanti. Diverso l'approccio nella ripresa, dove la Juventus congelava la vittoria con il 4-0 segnato dopo soli 4 minuti, mentre l'Inter, paga forse fin troppo di un primo tempo che ha visto Balotelli ed Eto'o esibire i colpi migliori, si è vista rimontare fino al 4-3 da un Palermo che, sotto la guida di un Walter Zenga sempre più convincente, ha espresso gioco, condizione ma soprattutto la giusta mentalità per non prendere un'imbarcata dalle dimensioni storiche. Alla fine il solito Milito, rientrato dopo un mese, ha messo il risultato in salvo con il gol del 5-3, portando l'Inter ad un +4 sulla seconda, e raddoppiando in una sola giornata il vantaggio sulle inseguitrici.
Inter e Juventus doveva essere, e dopo il primo quarto di torneo Inter e Juventus si sono confermate: lo scudetto è roba loro. Che poi il tricolore lo possano perdere solo gli uomini di Mourinho è cosa assodata, certo è che se la Juventus dovesse giocare, a prescindere dal risultato, le prossime 10 gare con la stessa intensità con cui ha affrontato i liguri ne potremo vedere delle belle.
Alle spalle del duo il vuoto, o quasi. La Sampdoria rimane saldamente al terzo posto con i suoi 20 punti (media di 2 a partita) e la partita contro la sorpresa Bari dirà se la banda Delneri potrà proseguire sulla falsa riga di queste prime dieci giornate in cui Cassano e Pazzini hanno entusiasmato la Genova blucerchiata. Alle spalle dei liguri ecco spuntare un'atra realtà che sta realizzando partite di un certo spessore ma soprattutto punti: il Parma. Sconfitto il Bari, in un big-match per la zona Uefa, sabato sera scenderà alla scala del calcio per affrontare un Milan che ha gettato al vento, al san paolo di Napoli, la vittoria negli ultimi 5 minuti di recupero quando stava sul 2-0. Al Parma il compito di confermarsi, al Milan quello di gettare le basi per inserirsi nelle migliori quattro del campionato.
Se il campionato proponeva l'incrocio tra le prime quattro del torneo, a Marassi è andato in scena il remake che ha portato, grazie agli scontri diretti, la Fiorentina in Champions League a discapito dell'altra genovese. Ha vinto il Genoa, che in un solo colpo è uscita dalla crisi (non vinceva da otto partite, coppe comprese), si è preso la rivincita contro i viola e ha scavalcato, oltre ai gigliati, anche Palermo e Bari, apparigliando al quinto posto i rossoneri.
A centro classifica conferma per i clivensi del Chievo, corsari in quel di Catania, e boccata d'ossigeno per i friulani dell'Udinese, vittoriosi contro una Roma che è andata incontro alla terza sconfitta consecutiva.
Periodo a dir poco nero per le romane, Lazio sconfitta in casa dal Cagliari, entrate in un tunnel che solo i prossimi incontri diranno se la luce sarà utopia oppure realtà.
In fondo alla classifica il Livorno ha fatto sua la sfida contro l'Atalanta, prima sconfitta di Antonio Conte, centrando la seconda vittoria consecutiva della nuova era Cosmi. Il campionato ha perso anche il sesto allenatore dall'inizio del torneo; il Siena, sconfitto a Bologna, ha esonerato Marco Giampaolo, e domando ancora: cosa poteva fare un tecnico che doveva approdare, per qualità e meriti, alla Juventus e che invece è stato privato dei pezzi migliori che portarono il Siena della scorsa stagione a centro classifica?
Tante domande a cui, come sempre, il rettangolo di gioco saprà dare le giuste risposte.

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