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Attualità di F. ZAGARI del 02/11/2009 10:50:16
E’ morto il campionato!

 

Serie A 09/10: analisi 11° giornata
Ci eravamo lasciati con tante domande e nessuna risposta, deponendo queste ultime alle sentenze del campo e, come volevasi dimostrare da tempo il campionato è morto in data primo novembre 2009. Nel giorno dei “santi” l’Inter ha vinto, la Juventus ha perso e la Sampdoria ha pareggiato, con il risultato di vedere una classifica che non ha fatto altro che eleggere gli indossatori di scudetti altrui i più forti della penisola: +7 sulle seconde e campionato finito.
I bianconeri dopo la scorpacciata di gol contro i blucerchiati sembravano aver trovato la strada giusta per impensierire i campioni d’Italia. Sono invece bastati trenta minuti per prendere tre gol, vedersi ribaltato il doppio vantaggio e dire addio ai sogni di gloria. L’opera ai danni della Juventus l’ha compiuta il Napoli di Mazzarri, ora più che mai lanciato nella zona “europa” della classifica. Anche la straordinaria macchina di Delneri si è inceppata nel momento topico de torneo: sconfitta infrasettimanale a Torino e pareggio interno contro il Bari; pugliesi che si confermano la miglior difesa del campionato.
E se le romane hanno finalmente trovato una giornata positiva con la vittoria dei giallorossi e il pareggio esterno dei laziali, a Milano, oltre ai neroazzurri, festeggiano anche i rossoneri, vittoriosi nella gara interna contro il Parma e balzati in piena zona Champions League sfruttando lo scontro diretto con gli emiliani e il pareggio a reti bianche tra Palermo e Genoa.
Vittoria importante anche della “viola” contro il Catania che piazza gli uomini di Prandelli al quinto posto in solitaria, con un punto di vantaggio su Napoli, Genoa e Parma.
Prosegue la marcia del Cagliari, devastante contro un’Atalanta che in sole due giornate ha subito la bellezza di sei reti senza raccogliere nemmeno un punto.
Nella zona “calda” della classifica il solo Siena, ancora ultimo, ha raccolto un punto in una giornata che ha visto uscire sconfitte tutte le pretendenti alla salvezza.
Nel giorno della commemorazione ai defunti i tifosi di tutta Italia piangono un campionato che ha fatto credere, risultati e classifiche alla mano, che tutto poteva succedere, soprattutto per quel concerne la lotta scudetto. Era evidente, altresì, che la morte clinica del torneo fosse prossima, non tanto per la superiorità schiacciante dei neroazzurri, quanto per la mediocrità di chi, solo pochi giorni prima, si esibiva in proclami belligeranti senza accorgersi di non avere le armi per controbattere ad un’armata imbattibile.

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