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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Editoriale di E. LOFFREDO del 31/08/2015 12:21:17
Per colpa di chi?

 

Scrivere oggi qualcosa sulla Juventus è molto difficile, si corre il rischio di agitare ancora di più gli animi dei tifosi. Ma in fondo è solo calcio.

Non punteremo il dito contro Allegri, almeno non solo. Il tecnico bianconero in fondo fa con quello che ha. Un errore però riteniamo lo abbia commesso: ha pubblicamente chiesto qualcosa a Marotta, e la cosa non deve essere piaciuta molto. In una società in cui dimenticare chi comanda è un peccato grave, non è stata una bella scelta. Ma non per questo riteniamo che i rapporti tra l'allenatore da una parte e la proprietà dall'altra siano incrinati.

Oggi, per quanto non sbagliato, sarebbe troppo facile sparare ad altezza d'uomo, ad altezza del tecnico, che avrà delle colpe (i cambi di ieri dimostrano scelte iniziali inadeguate), ma che paga in fondo per scelte non solo sue. Se oggi la Juventus si ritrova in questa difficile situazione lo si deve soprattutto a chi sta sopra di lui: Paratici, Marotta e Andrea Agnelli.

I primi due hanno condotto il mercato, l'ultimo, per ruolo, si dovrebbe pubblicamente assumere le responsabilità per il loro operato. Questa Juventus è il risultato di un mercato che per quanto male è stato condotto, non sappiamo se è stato gestito peggio in uscita o in entrata.

Il primo segnale di tutto ciò si era avuto con la cessione di Tevez. Il Boca ha fatto quello che ha voluto, ha preteso il giocatore "a gratis" e lo ha avuto! Non si dica che "il giocatore voleva andare via, non si poteva trattenere contro la sua volontà, era stata data la parola, bla bla bla ...". La Juventus doveva condurre la cessione da proprietaria del cartellino, invece alla fine pare siano stati gli argentini a fare un favore ai bianconeri con il prestito di uno sconosciuto che sta "crescendo" nella primavera e l'opzione su altri due "giovani di belle speranze".

Poi sono venuti gli addii di Pirlo, Vidal e Llorente sui quali si potrebbero fare considerazioni analoghe. Considerazioni tanto più pertinenti se si pensa che la Juve è una SpA e ci sono anche piccoli azionisti a cui dar conto. I conti sono a posto e il bilancio è cresciuto? Certo, ma ciò non toglie che il mercato in uscita ha prodotto mancati introiti che potevano rendere il bilancio ancor migliore (in gergo tecnico si chiama "lucro cessante").

Laddove però emerge una clamorosa assenza di programmazione tecnica è il mercato in entrata. Perché volendo si può cedere anche Zidane, ma sai che oltre a mettere a posto i conti hai preso già il sostituto e altri due giocatori di spessore.

Abbiamo assistito a un peregrinare per l'Europa nel quale la Juve è stata tenuta sulla corda da uno Shalke qualsiasi. Ai mercatini della domenica se ti fermi a lungo davanti alla bancarella dopo che hai offerto il tuo prezzo, il venditore sa che alla fine accetterai il suo. Se invece prendi e vai via, vedrai che probabilmente sarà lui a rincorrerti venendo incontro alla tua offerta.

Vogliamo essere noiosi: programmare non è rincorrere le occasioni dell'ultima settimana, dopo essersi vantati di aver redistribuito ad altre squadre italiane gli introiti dell'ultimo anno. Questa forma di orgoglio per un mecenatismo distorto sinceramene non la comprendiamo. Ritorniamo per forza di cose a quel metodo sbagliato su cui ci siamo già espressi. Critiche avanzate in tempi non sospetti e per le quali ci siamo presi più di un insulto. Persino "normalizzati" e "ineristi". Ecco, ora solo interisti e antijuventini assortiti possono essere contenti di vedere la Juve in questa condizione tecnica e di classifica.

Gli stessi interisti la cui squadra potrebbe beneficiare di quell'opera di redistribuzione al sistema messa in atto dalla Juventus: nessuno ha ancora smentito l'ipotesi Hernanes! Già, i nerazzurri vanno aiutati a sistemare il bilancio...

Stasera per fortuna chiuderà il calciomercato e svaniranno tutte le possibilità di rincorrere "occasioni". Comunque andrà a finire, anche se arrivasse Messi, sarà stata una campagna trasferimenti gestita male. Nei primi giorni di ritiro bisognava consegnare all'allenatore un gruppo completo o quasi, invece siamo ancora alla ricerca di tasselli importanti.

Ha ragione Allegri quando afferma «speriamo che il mercato finisca presto», a noi non rimane che sperare il gruppo, compreso lo staff tecnico, si ricompatti in fretta e che in questo momento di difficoltà vengano ancora una volta fuori in modo prepotente le qualità caratteriali e agonistiche della Juventus. Perché è solo calcio, ma molti qui soffrono a vedere la Juve tristemente a quota zero in classifica. Altri invece con fiducia nella proprietà e nella dirigenza fanno la guardia al carro...

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