Per il tifoso antijuventino vincere non è l’unica cosa che conta. La massima soddisfazione rimane quella di dubitare della buona fede dell’avversario, anche quando è inopportuno ed anche quando finisce per alimentare quell’odio sportivo che non è certo sinonimo di sport e di intelligenza.  E’ talmente carico di odio verso l’avversario per eccellenza che il complotto non solo lo vive quotidianamente, ma lo prevede anche.

Prendiamo ad esempio le ultime dichiarazioni del tifoso giallorosso Liguori che, subito dopo la sconfitta della Juventus all’Olimpico, dalla vetrina offertagli da Tiki Taka afferma: “Noi tifosi romanisti sappiamo benissimo certe cose: sappiamo che non bastano dieci vittorie in dieci giornate per vincere il campionato, sappiamo che la Juve non morirà mai e che ti scotterai sempre. Soprattutto sappiamo che se a Torino dovesse mettersi in un certo modo, nella gara di ritorno, avremo le solite sopraffazioni. Lo sappiamo, ma tutte queste cose ci hanno vaccinati”.(Link)

Io capisco la difficoltà nel veder sempre vincere e stravincere la Juventus e la conseguente ricerca di giustificazioni ai propri insuccessi, ma non sarebbe ora di mettere un freno a questi deliri?
Non è questo tifo che può aiutare il rilancio del nostro calcio, non è ospitare questi tifosi vip che ti fa guadagnare in credibilità, non è certamente questa politica del sospetto che spinge il tifoso ad una corretta cultura dello sport, ma possono essere anche queste parole ad alimentare quell’odio che potrebbe sfociare anche in violenza. E Roma, viste le misure straordinarie di sicurezza adottate per le partite di cartello, è molto sensibile a questa deriva dello sport.

Vorremmo chiedere a Liguori di avere, soprattutto dopo una vittoria, un maggiore senso di responsabilità e a Tiki Taka un’accortezza in più per evitare uscite senza senso, ma sappiamo che sarebbe una battaglia persa. Liguori ha talmente paura di un nuovo fallimento che le mani avanti le mette nonostante i 4 punti di vantaggio, immaginiamo quindi se si dovesse assottigliare la differenza, così siamo consci che certe uscite, per certe salotti, sono manna dal cielo ed accendono le attenzioni del telespettatori.

Però un richiamo da chi dice di vigilare sul calcio ci starebbe proprio bene.



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