Le telefonate tra l’allora presidente interista Giacinto Facchetti e alcuni arbitri
"costituiscono un elemento importante per qualificare una sorta di intervento di lobbyng da parte del presidente dell'inter nei confronti della classe arbitrale" e sono
"significative di un rapporto di tipo amicale", "preferenziale" con "vette non propriamente commendevoli”. “Moggi su Facchetti disse cose legittime: le intercettazioni confermano i suoi rapporti preferenziali con gli arbitri”. (
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Sono queste le motivazioni della sentenza depositata qualche giorno fa a Milano al termine di un processo per diffamazione voluto fortemente da Gianfelice Facchetti, dove l’imputato era Luciano Moggi.
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“non propriamente commendevoli” che, nel momento in cui sono stati giudicati dalla giustizia, finiscono per essere condannati. Lo aveva fatto Palazzi nella sua relazione conclusiva su calciopoli, graziando il club nerazzurro con la prescrizione e lo ha confermato il Giudice Magi assolvendo Moggi, qualificando contestualmente le azioni di Facchetti come una sorta di lobbyng nei confronti della classe arbitrale.
Ricordiamo che la società dell’allora patron Massimo Moratti è stata anche premiata, in barba alla realtà, all’etica e al buonsenso, con uno scudetto a tavolino per onestà. Decisione che da sempre fa rabbrividire ma che conferma come questa rendono anche ridicola la FIGC e la sua giustizia domestica.
Non riusciamo nemmeno a comprendere le pretese di Gianfelice Facchetti davanti ad evidenze che le telefonate emerse durante il processo e le testimonianze dirette degli arbitri e dei tesserati FIGC avevano reso chiare ed incontestabili. Ma il figlio dello scomparso Giacinto non si arrende e attraverso il legale di famiglia ha annunciato il ricorso.
I media che riprendono l’argomento, parlano
solo di certezze vacillanti per il famigerato scudetto di cartone, da Guido Rossi assegnato all’Inter per la sua “illibatezza” sulla base del parere dei saggi nominati
ad hoc nel 2006. Non c’era bisogno di questa sentenza per decretare assurda quella decisione. Le responsabilità attribuite a Facchetti sono le stesse che hanno portato alla revoca di due scudetti alla Juventus e la condanna alla serie B. Viene a cadere l’estraneità in modo ufficiale e attraverso una nuova sentenza, di cui ha fatto vanto la società nerazzurra in tutti questi anni, nonostante le intercettazioni che man mano sono emerse, avevano reso il quadro già molto chiaro.
Qui in ballo non c’è solo l’eventuale revoca dello scudetto di cartone ma l’intera storia di calciopoli. La nostra pagina facebook
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