Dopo tre partite in cui la Juventus ha raccolto la miseria di un solo punto sarebbe fin troppo facile sparare
solo su Allegri, il quale ha la colpa di non esser riuscito a raddrizzare tre partite che, soprattutto le ultime due, per la qualità del gioco espresso dai bianconeri hanno lasciato a dir poco perplessi. Ma non è il solo colpevole.
A fine gara Allegri ha dichiarato: «
È da tre giorni che ho la rosa al completo. È inutile parlare di chi c'era, questa è una squadra nuova con dieci elementi nuovi. Ci vorrà tempo per trovare equilibri ed esperienza». Ecco, a distanza di qualche settimana si sta confermando la bontà di una di quelle critiche che avevamo avanzato nella fase finale del calciomercato: gli acquisti vanno fatti per tempo, non aspettare le occasioni last minute.
Proprio per dare all'allenatore modo di assemblare a dovere la squadra. Ora bisogna recuperare quel tempo perso, e non è detto che si riesca. E non leggete in queste righe il classico "
ve lo avevamo detto", a noi non interessano queste effimere rivincite, noi vorremmo una Juventus realmente competitiva sempre, in campo e fuori.
Sia chiaro, l'allenatore ha delle responsabilità. Una di queste è la mancanza di quella grinta in grado di scuotere la squadra. Ieri sera nelle interviste dopo partita anche lui ci è sembrato un po' spaesato, evidenziando di non sapere dove in realtà dover metter mano. Ma ci auguriamo che questa sia solo una nostra sensazione sbagliata e che Allegri abbia voluto tenere per sé e per la squadra certi discorsi.
Sempre sul fronte grinta, un altro appunto che muoviamo al tecnico è un atteggiamento troppo volto alla calma, troppo "olimpico" se volete. Abbiamo un'altra visione delle cose, non riusciamo a concordare con frasi del tipo «
Dopo il pareggio mancavano dieci minuti, dovevamo aver calma e non andare con fretta e furia a cercare gol». Appunto, mancano dieci minuti, non settanta. Ma è nell'indole dell'allenatore, infatti spesse volte a bordo campo lo si sente urlare «
Calma, calma!», però in certe situazioni la foga agonistica è una delle qualità alle quali appellarsi. Non avendo ancora una personalità di squadra anche la voglia dei singoli può servire. Il più sta nell'incanalarla nel giusto modo, e questo è lavoro dell'allenatore.
La compassatezza di Allegri gli ha fatto accettare un calciomercato diverso da quello sperato. Sicuramente lo ha fatto notare in società, sta di fatto che prima ancora di quelle del mister
ci sono responsabilità a monte di tutto ciò. Perché non si smonta una squadra come quella dello scorso anno, ma si cerca puntellare nei reparti che necessitano per fare il salto di qualità.
Finora la Juventus non si è vista (dando per scontato che non sia quella ammirata fin qui!). Allegri l'anno scorso si è dimostrato una persona intelligente (e paraculo, come dico tra amici), gli rimangono trentacinque giornate per darcene una conferma.
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