Serie A 09/10: analisi 12° giornata

Nove squadre in appena 6 punti, è questo il dato che emerge dopo la dodicesima giornata di campionato.
Esclusa l'Inter che comanda la classifica, e fermata in casa dalla Roma di Ranieri, con 5 punti di vantaggio, dalla Juventus seconda in classifica al Napoli posizionato al decimo posto la classifica si è ristretta più che mai lasciando aperte le porte per i sogni di gloria di mezza penisola.
Detto della banda Mourinho che non riesce a battere i giallorossi in casa dalla stagione 2005, la Juventus è andata a vincere e convincere in quel di Bergamo con un sonoro 5-2. Devastante la prova di Mauro German Camoranesi autore di una doppietta (4 gol nelle ultime 3 partite), e di una squadra che conferma ancora una volta come possa mettere in difficoltà chiunque.
Dopo le traversie di inizio stagione il Milan sembra non sbagliare più un colpo e la vittoria all'Olimpico (Lazio sempre più in crisi) testimonia la bontà del periodo rossonero, conclamato dal terzo posto in solitaria alle spalle proprio dei bianconeri. Rimane in piena lotta Champions League anche la Sampdoria nonostante la sconfitta a Cagliari, ma se è vero che gli uomini di Delneri hanno giocato fin'ora un campionato sopra le righe è altresì documentato l'ultimo periodo: 2 sconfitte e un pareggio con 1 solo gol fatto e 7 subiti. La sosta sembra arrivare nel momento migliore per ricaricare energie fisiche e nervose e riprendere un cammino che aveva portato la splendida realtà ligure in vetta al torneo.
Appaiata alla Sampdoria troviamo la Fiorentina, vittoriosa a Udine con un gol di Vargas negli ultimi minuti e sempre più proiettata in una dimensione da grande.
Genoa e Parma, entrambe vittoriose nelle gare casalinghe, raggiungono quota 20 punti, e si candidano a pieno diritto per le posizioni utili all'Europa.
La sorpresissima, si fa per dire, arriva dal Cagliari con i suoi 19 punti. Partito Aquafresca, per il gruppo di Allegri sembrava iniziare una stagione di difficoltà nel confermare quanto di buono si era fatto lo scorso campionato e invece i progressi sono stati di gran lunga superiori alle lacune. Da scudetto il ruolino di marcia dei sardi nell'ultimo mese: 4 vittorie consecutive. E se al Sant'Elia sono arrivati nove dei diciannove punti conquistati, è fuori casa che il Cagliari ha fatto vedere le cose migliori. Dieci i punti realizzati, frutto di 3 vittorie 1 pareggio e 2 sconfitte, impedendo per 4 volte su 6 alla squadra ospitante di andare in gol; alla ripresa del torneo ci sarà Milan-Cagliari: il diavolo è avvertito.
Nella zona centrale della classifica troviamo tanto Sud, con Bari e Napoli che proseguono a braccetto con i loro 18 punti, distanziando il Palermo, uscito sconfitto a Bologna, di due punti.
In coda il cambio di allenatore al Siena ha portato i toscani ad incassare altre due sconfitte e a rimanere saldamente all'ultimo posto; era Gianpaolo il problema?
Vittoria importante invece per il Bologna che in un solo colpo si mette dietro Lazio, Atalanta e Livorno, tutte sconfitte nell'ultimo turno.
Ora il campionato si ferma 15 giorni per consentire alla nazionale di disputare le amichevoli contro Olanda e Svezia, e dalle convocazioni di Marcello Lippi non giunge nulla di nuovo, o quasi.
Oltre alle conferme per la stragrande maggioranza del gruppo ci sono anche alcune novità. Da Genova il numero più cospicuo con la chiamata per Pazzini e Palladino nel ruolo di attaccanti, oltre che alle conferme di Bocchetti e Criscito sponda rossoblu e Palombo sponda blucerchiata. Novità anche a centrocampo con la prima moneta per Biondini (Cagliari) e Candreva (Livorno). Continua, invece, la mancata convocazione per Mannini nonostante l'ottima stagione fino a qui disputata, e prosegue ancora una volta il tormentone che media e appassionati si portano dietro da inizio stagione: perché non c'è Cassano?
Tra parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive e tanta voglia di ricominciare abusiva non poteva mancare la convocazione abusiva, perché la terra dei cachi è la terra dei cachi.

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