Molti dicono che questo sia un campionato spettacolare perché vi regna l'incertezza. Tra una gaffe e l'altra lo dice anche Tavecchio, il quale si compiace forse di avere un ridestato interesse per un torneo che non esprime una squadra padrona che mortifica le ambizioni delle altre pretendenti al titolo. Considerando che a farla da padrona negli ultimi anni è stata la Juventus, che per ora sta disertando le posizioni di vertice, si può ben capire la soddisfazione di molti.

Non abbiamo consultato statistiche e tabelle, ma la vittoria del Milan di ieri sera e la conseguente situazione di classifica, ci dice che nessuno in Italia eccelle rispetto agli altri. La Fiorentina che è prima (a pari punti con i prescritti prevale lo scontro diretto) ha solo ventiquattro punti, cioè ben nove in meno rispetto al punteggio pieno. Siamo sicuri che se confrontiamo la classifica alla dodicesima giornata degli ultimi campionati, noteremmo che è forse il punteggio più basso. I rossoneri, tanto bistrattati (soprattutto dai suoi tifosi), sono ad appena cinque lunghezze dalla vetta.

In una situazione di vertice di sorpassi e controsorpassi, si sta forse verificando un rallentamento del passo scudetto che paradossalmente non taglia fuori la Juventus! Ma non questa Juve però. Perché come abbiamo scritto subito dopo il derby della Mole, è stata sì una vittoria goduriosa, ma le lacune di gioco e idee si sono palesate ancora una volta.

Per rientrare serve una Juve più determinata e più concentrata. Serve un allenatore che riesca finalmente a schiarirsi le idee e non si riduca al cambio del minuto ottantasette. E servono anche tifosi che non diano per scontato i risultati. Nostra opinione, serve un tifo che non dia alla squadra alibi del tipo "sono giovani", "serve tempo", "si deve aver fiducia".

Ecco, la fiducia devono guadagnarsela sul campo, sudandosela. Facendo vedere che non hanno perso la cultura del lavoro e dell'umiltà.

In questo campionato che procede col freno a mano tirato prima o poi qualcuna lì davanti inizierà a correre e possibilità per rientrare saranno meno di zero. Questa Juventus ha perso già troppo tempo (e il nostro parere sui motivi di ciò lo abbiamo espresso a suo tempo). Se i bianconeri cambiano marcia ritornando a essere sé stessi allora c'è ancora una piccola speranza. Il tutto, ripetiamo, sperando che lì davanti nessuno si metta a correre.

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