Il tempo passa in fretta: questo è il nostro decimo Natale insieme. Dal 2006 ad oggi sono cambiate tante cose, mentre altre sono rimaste immutate. In quel primo freddo Natale, la nostra Juve stava pagando una colpa che non aveva: i campioni del Mondo Buffon, Camoranesi e Del Piero, insieme con fuoriclasse del calibro di Nedved e Trezeguet, erano costretti a battere i campi di serie B, mentre in serie A si stava giocando il campionato più vergognoso e falso della storia. La nostra dirigenza, dopo avere gestito in modo pessimo farsopoli, aveva sventrato la squadra ed aveva praticamente regalato Ibrahimovic ai nostri peggiori rivali, che grazie a lui avrebbero poi innescato il loro unico ciclo di vittorie degli ultimi trent'anni.
Da allora, abbiamo trascorso tante feste di Natale insieme, condividendo momenti tristi, momenti difficili, ma anche la rinascita sportiva della nostra Juve ed un dominio praticamente incontrastato, che ci ha regalato quattro scudetti consecutivi, uno più bello dell'altro. La nostra forza e la ritrovata voglia di vincere sono tanto intense da farci vivere male anche un ritardo di 3 punti dalla vetta: non ci eravamo più abituati!
E allora
il primo augurio che vogliamo scambiarci è quello di rivedere quanto prima la Juve al posto che le compete: davanti a tutti!Tra le cose che purtroppo non sono (ancora) cambiate, c'è il conteggio ufficiale degli scudetti bianconeri: sappiamo tutti che sono 33, ma agli almanacchi ne mancano due.
Non è solo una questione formale, ma una battaglia per la giustizia che ci unisce dal 2006, anche a costo di risultare antipatici agli stessi proprietari e dirigenti della società: noi difenderemo per sempre la Juve e la sua storia!
Ecco quindi il secondo augurio: che la Verità e la Giustizia possano trionfare, restituendoci almeno i titoli che ci furono scippati, dal momento che gli anni di passione bruciati non potranno mai più tornare. È un augurio ed un invito che rivolgiamo anche e soprattutto alla nostra dirigenza: la grandezza della Juve, ciò che la rende unica, è la sua storia. Difendiamola!
Infine, l'augurio più grande e sentito. Che per una volta il sentimento di festa e di pace del Natale vada oltre le divisioni che stanno dilaniando il mondo. Certi auguri sembrano banali: "troppo" infantili. Ma se oggi festeggiamo un bambino nato oltre 2000 anni fa, qualcosa vorrà pur dire... Buon Natale!
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