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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di M. LANCIERI del 23/11/2009 09:37:52
Un applauso per Blanc?

 

Prima di farsopoli, ero convinto che essere juventini comportasse una sola grande fortuna: quella di vedere in campo una squadra la cui maglia trasudava storia, eleganza, vittorie. Tutto il resto era sofferenza. Andare al bar con la consapevolezza che ci sarebbe stato da discutere con montagne di invidiosi anti-juventini, leggere giornali pieni di parole astiose, ascoltare commentatori la cui faziosità era evidente: erano gli oneri legati all’onore di essere bianconero.
Nel 2006 ci hanno tolto anche l’onore. È inutile ripetersi, ma non possiamo neppure dimenticare. E così, quando leggo le parole dell’ennesimo esaltato anti-juventino che si sente autorizzato a spargere letame senza ritegno sulle nostre vittorie, anziché prendermela con lui, mi viene in mente subito il ghigno beota del nostro proprietario. Purtroppo, in Italia (parlo dell’Italia perché conosco bene solo quella) il livello del giornalismo è spaventosamente basso. Quello del giornalismo sportivo, poi, è addirittura indecente. Fino a qualche anno fa, gran parte di quei giornalisti sportivi, che oltre ad essere mentalmente limitati si sono sempre dimostrati vigliacchi (lacchè dei potenti e spietati con i deboli), non si erano mai azzardati a spingersi troppo in là nei loro commenti anti-juventini. Evidentemente, i veri Agnelli (non coloro che fingono di esserlo, senza neanche portarne il cognome) permettevano che l’invidia dei perdenti si esprimesse in articoli di dubbio gusto, ma mai che i toni diventassero esasperati. Ora invece, con l’avvento della nouvelle vague del sorriso facile, non c’è più limite all’indecenza.
Paolo Ziliani da qualche tempo si prende la briga di analizzare e criticare punto su punto le uscite di Jean Claude Blanc. Sai che difficoltà! Trovare contraddizioni nelle parole e nell’operato dell’attuale presidente è gioco estremamente facile. E così, se qualcuno evidenzia che non è appropriato parlare di “terza stella” quando si è scelto di non difendersi davanti alla giustizia sportiva e a quella ordinaria, sono costretto a concordare. Analogamente, non posso che accodarmi a chi rileva quanto suonino ruffiane le ultime uscite di Blanc, nei confronti degli juventini: non c’è bisogno che venga un anti-juventino dichiarato a spiegarci che più delle parole contano i fatti. Il problema è che questi ultrà della penna poi si lasciano prendere la mano. E allora le cose cambiano.
Leggiamo un po’ la “lieta novella” di Ziliani. Parlando di Blanc, esordisce così: «Se lui può dire che il 28° e il 29° scudetto della Juventus – cancellati dai giudici – a tutti gli effetti vanno considerati validi, qualcuno potrebbe avere altre opinioni; per esempio, potrebbe pensare che tutti gli scudetti vinti dalla Juve nell’era-Moggi – e non solo quelli 2004-2005 e 2005-2006 – siano scudetti col verme». Nonostante la scelta di usare l’impersonale (tipica dei vigliacchi), il messaggio è chiaro: tutti gli scudetti dell’era Moggi (a partire da quello vinto sul Parma rifilandogli 7 gol nei due scontri diretti, per finire con l’ultimo stradominato dalla prima all’ultima giornata) erano scudetti “col verme”. Perché? Beh, le “prove” sono messe subito sul piatto dallo stesso Ziliani: «Basti pensare al Baldas designatore arbitrale nella stagione 1997-1998 (quella di Juventus-Inter 1-0, rigore-non rigore Iuliano-Ronaldo, arbitro Ceccarini) o alla sentenza della Cassazione, maggio 2007, che certificò il doping di squadra praticato alla Juve nel quinquennio lippiano dei 3 scudetti, della Champions strappata all’Ajax e dell’Intercontinentale vinta col gol di Del Piero». Fossi in Baldas, lo querelerei immediatamente: di fatto, gli sta dicendo che lo scudetto ‘97/98 (che non è mai stato sotto inchiesta) fu vinto dalla Juve grazie a lui. Riguardo la sentenza della Cassazione, invece, torniamo al discorso iniziale: la Juve ha ancora proprietari degni di questo nome? E i nostri dirigenti, a parte chiedere la terza stella, leggono i giornali? In questo caso, mi auguro che a querelare siano loro! Noi tifosi bianconeri non ne possiamo più di leggere falsità di questo tipo che restano costantemente impunite. E allora, egregio presidente, se davvero vuole provare a raccogliere un minimo di stima tra i “rancorosi” bianconeri, anziché continuare ad esternare, faccia lavorare (per davvero, questa volta) gli avvocati. Lei è presidente della Juve e ha il dovere di difendere 29 scudetti: dal primo all’ultimo (che tornerà, insieme con il penultimo, nella nostra bacheca, ma non grazie al suo operato…).
Ma torniamo in argomento. Talvolta, leggendo le dissertazioni dei tanti “opinionisti” anti-juventini in circolazione, mi meraviglio degli strani processi mentali che avvengono nel loro cervello. Ziliani accusa Blanc di disprezzare la giustizia sportiva (« “rispettare” – anche in caso di non condivisione – significa “accettare”, e cioè prendere atto dello stato delle cose; altrimenti il rispetto diventa disprezzo»), ma poi si fa beffe di quella ordinaria: «Andatevi a rivedere le immagini del processo-Guariniello, con la sfilata dei giocatori balbettanti, e a rileggervi le motivazioni della Cassazione sul doping di squadra praticato in quei 5 anni alla Juve, che più che un club di calcio era una succursale del San Raffaele». Questo invito è rivolto ad un popolo di pecoroni che certamente non si prenderanno la briga di leggere quella sentenza (cosa che qui sopra credo tutti abbiano fatto), ma si fideranno di quanto scrive l’autore dell’articolo. E allora rinnovo l’invito al presidente della Juventus: signor Blanc, dimostri un po’ di attributi e faccia vedere a questo giornalista quanto lei apprezza la giustizia, chiedendone l'intervento! Anche perché la vittoria sarà facile: Ziliani, in un eccesso di entusiasmo, si è dimenticato di proteggersi con il solito uso dell’impersonale (“qualcuno potrebbe pensare che…”, “c’è chi dice che…”, ecc.) proprio all’ultimo momento. E così è uscito allo scoperto in prima persona, scaricando tutto la sua bile in una sola frase: «Se Blanc esiste, oggi, in quanto presidente della Juventus, è perché c’erano (ci sono?) scudetti marci, nella bacheca del club bianconero: due certificati, il 28° e il 29°, cinque in forte odore di marciume ».
Questa volta, presidente Blanc, potremo anche accettare di essere “blanditi”: quereli il sig. Ziliani e un applauso lo guadagnerà anche dal difficile popolo dei rancorosi!

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