L’esplosivo Tavecchio conferma ancora una volta lo stato comatoso del nostro calcio, dichiarando:
"Se noi applicassimo le norme in modo rigido, solo 5 squadre si potrebbero iscrivere alla Serie A". Ovviamente lui, come presidente della Figc, le fa partecipare lo stesso salvo poi stupirsi quando ci si trova davanti a situazioni come quella del Parma lo scorso anno, che non è escluso che possano ripetersi.
Applicare le regole in modo rigido significherebbe applicarle in modo serio senza guardare in faccia agli sponsor, agli amici e agli amici di amici, quindi meglio interpretarle allungando l’agonia di quei club da anni sull’orlo del fallimento che scendono in campo sollevati dal non dover rispettare le stesse norme dei club sani con cui si troveranno a competere.
Con questa dichiarazione si espone ad altre azioni per mancata parità di trattamento, ma continua a giudicare "temerario" il ricorso al Tar presentato dalla Juventus:
"Non capisco ancora perché i bianconeri continuino con la richiesta di risarcimento ai danni della Federazione. Sappiamo tutti cosa è stato Calciopoli". Il livello di credibilità del nostro calcio passa anche da chi lo rappresenta e se il Presidente della Figc dichiara irregolarità da parte della quasi totalità delle squadre, accettando la situazione solo per tirare avanti la baracca, traete voi le conclusioni.
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