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Farsopoli di F. FILIPPIN del 07/09/2016 13:48:19
Il Tar? Tanto abbiamo Higuain!

 

E' arrivata ieri la notizia del rigetto da parte del TAR del Lazio del ricorso della Juventus.
Al di là delle motivazioni, che richiedono una analisi approfondita, quello che rimane è l'amaro in bocca e un certo senso di impotenza, non (solo) per il risultato mancato, ma per la sensazione ancora una volta di aver perso una occasione.

Ad essere sinceri, chi scrive non nutriva molte aspettative nell'accoglimento del ricorso e quelle poche erano riposte non tanto nella questione dei famosi 443 milioni di risarcimento (impensabili fin da subito), quanto almeno in un riconoscimento postumo delle irregolarità compiute nel 2006 e reiterate negli anni successivi con la conferma indiretta del “cartonato” all'Inter, decidendo di non decidere nulla sul punto.
Troppo contraddittoria e ondivaga la posizione della società, che ha sempre preso le distanze dall'operato della sua dirigenza, limitandosi, più che ad una difesa vera e propria, ad un flebile attacco nei confronti di chi si è visto assegnare uno degli scudetti che ci è stato sottratto.

La “disparità di trattamento” invocata alla base del ricorso non poteva certo essere una soluzione soddisfacente, perchè per chi, come noi, ha ben chiaro cosa sia successo in quegli anni, il “rubavamo noi ma rubavano anche gli altri” è una lettura platealmente distorta della storia assolutamente non accettabile.
Tanto, in ogni caso, avrebbe al massimo comportato la revoca del “cartone”, risultato comunque difficile vista la sempre comoda scappatoia dell'autonomia dell'ordinamento sportivo in merito, invocata, appunto, anche dal TAR.
Questo anche perchè si faticava a comprendere quale danno sarebbe arrivato alla Juventus dall'assegnazione di uno scudetto alla “onesta” terza classificata, circostanza ridicola in sé ma che, tutt'al più, può aver arricchito ingiustamente questa, più che danneggiato noi.
Il danno, lo sappiamo bene, lo ha creato la scelta della società di accettare quanto le stavano facendo, rinunciando a difendersi fin da subito in tutte le sedi.
Il risultato di ieri è solo diretta conseguenza di tanto e (ancora) frutto delle decisioni prese dalla proprietà (se qualcuno si è distratto ricordo che è sempre la stessa, anche se nel corso degli ultimi anni si sono succeduti diversi dirigenti) sin dall'inizio, nei processi sportivi, nel precedente ricorso al TAR ritirato in cambio di non si sa che cosa e di quelli penali, dove la Juventus ha coscientemente abbandonato Moggi e Giraudo al loro destino.

Troppo facile l'appiglio fornito al TAR con la precedente (e pacifica) rinuncia al ricorso del 2006, un assist bell'e buono che ha evitato una scomoda analisi del merito del ricorso, castrando, fin da subito, ogni velleità Juventina.
La sensazione è che il ricorso sia stata una abile mossa per lavarsi la coscienza di fronte al pubblico Juventino, che, però, si aspettava ben altro, ma che (purtroppo) in grossa parte si è già schierata con chi avrebbe fatto tutto quanto nelle sue possibilità per riavere il maltolto.
Sappiamo bene, però, che non è stato così.

Vedremo ora le prossime mosse (per ora la società ha preso tempo), ma le vie non sono certo molte e si esauriscono al momento nella possibilità di impugnare la sentenza al Consiglio di Stato, con ben poche speranze, però, di invertire il risultato.
L'alternativa dalla parti di Corso Galfer è, ovviamente e come al solito, far passare la nottata, sperando che qualche gol di Higuain aiuti a pensare ad altro, confidando nel fatto che già da subito il principale commento di molti tifosi da bar o da blog è stato “ora non pensiamoci più, il passato è passato, meglio dedicarci al presente pieno di vittorie”).
Noi, statene tranquilli, di certo non lo faremo.

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