Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
Juventus
Domenica 06/04/2025 ore 20.45
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 04/12/2009 07:26:24
Calciopoli: Trefoloni

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 13 novembre 2009. Esame e controesame Trefoloni.

Casoria: «Babbini e Morganti si allontanino dall’aula».
Inizia con la formula di rito, la l’esame del teste Trefoloni.
PM : «Lei è stato, non so tutt’ora, arbitro alla Can?..».
Trefoloni: «Si, tutt’ora».
PM : «In serie A quando è stato promosso?..».
Trefoloni: «..nella stagione 99-00, a disposizione dalla stagione 00-01».
PM : «Chi erano i designatori?».
Trefoloni: «Bergamo e Pairetto».
A questo punto il PM chiede a Trefoloni se conosce i due designatori e la Fazi, il teste risponde affermativamente soffermandosi sulla figura della Fazi, che definisce «la segretaria», che curava «i rapporti con gli arbitri particolarmente».
Secondo l’arbitro il ruolo della Fazi, era di «intermediario tra arbitri e commissione», forniva un «supporto psicologico» . Ricorda che era convinzione di Bergamo che la maggiore «sensibilità» femminile, era utile per capire. «Grande stima» nutrita dai designatori e un rapporto di continuità con le giacchette nere, perché seguiva gli arbitri nei raduni e fungeva da «supporto». Dettaglia ancora meglio: «Ci parlava, cercava di capire il nostro stato di serenità, le nostre condizioni del momento (problemi personali o arbitrali)» verificava, se erano state «smaltite problematiche anche a livello mediatico».
PM : «Quando lei parlava con la Fazi..per lei cosa rappresentava?».
Trefoloni: «Io sono arrivato alla Can con un percorso rapido». Racconta come per la prima volta (non era mai accaduto)passa, solo dopo due anni nella categoria inferiore, alla massima serie e come questo rendesse «stretto» il rapporto con i designatori - Bergamo in particolare che lo aveva seguito nella precedente stagione- e di conseguenza della Fazi. Il teste aggiunge che «quello che la Fazi raccoglieva, se ne faceva portatrice con Bergamo».
PM : «Nel 2004 esce dalla Can e sa perché? ».
Trefoloni: «Si, su sua richiesta». Ricorda come, su richiesta di Carraro, la Fazi fu invitata a rimanere a Roma, impedendole di fatto di seguire gli arbitri nei raduni. Reputando il gesto come una danno alla propria immagine, decise di chiedere trasferimento.
PM : «Ha mai cercato di rientrare alla Can? ».
Trefoloni: «Mi ha confidato di essere rimasta ferita…che non capiva e non condivideva..in un primo momento.
PM : «Ha fatto tentativi?».
Trefoloni: «Nel dimostrarmi il suo dispiacere, ha fatto riferimento –non so quanto millantando o meno- di aver fatto presente la cosa a Ghirelli e al direttore generale della Juventus».
PM : «E cosa disse a Moggi?».
Trefoloni: «A me disse solo che era dispiaciuta -e non so nemmeno in che termini- ma che aveva esposto il disappunto e il desiderio..».
PM : «Sa perché sollecita Moggi? ».
Trefoloni: «No».
Il PM procede a contestazione dal verbale del 16.05.2006 ed ad analoga domanda risponde: «La Fazi mi ha riferito di aver interessato Moggi (settembre, ottobre, comunque prima della fine dell’anno) per perorare la sua causa, ritenendo questi persona in grado di poter incidere in decisioni di questo tipo all’interno della struttura federale, in particolare quella arbitrale».
Trefoloni: «..più di altri personaggi all’interno del mondo calcistico..aveva un ruolo di grande visibilità e reputato persona con peso all’interno della struttura..».
PM : «Aveva ruoli federali?».
Trefoloni: «No.. Moggi ..per buoni rapporti..è una mia considerazione che facevo. Per lo spessore, in quel momento..persona che poteva essere ascoltata , mettere una buona parola».
Il Pm ritorna sul rapporto Bergamo-Fazi e chiede cosa gli confidava.
Trefoloni: «Essendo io arrivato con una certa rapidità, ero un po’ la mascotte del gruppo, il più inesperto». Trefoloni spiega poi come c’era, su di lui, una «programmazione, un investimento da proteggere perché poteva difettare di inesperienza». Un rapporto «protettivo, al di là dei ruoli».
PM : «Aveva modo di parlare di come arbitrare le partite?».
Trefoloni ricorda come il supporto psicologico veniva fatto dalla Fazi. «Accoglieva dei messaggi che poi trasmetteva al designatore . Non avendo conoscenze tecniche precise –materia prettamente arbitrale- le istruzioni erano di Bergamo e la Fazi si faceva portatrice».
PM : «Nel rapporto diretto con Bergamo, le dava mai consigli?».
Trefoloni: «Dava molti consigli..prodigo…su tutta la sfera, dalle cose più futili come l’abbigliamento fino ad una visione legata alla gestione arbitrale. Quello che lui intendeva per arbitrare bene -una prerogativa-quella di immaginare un arbitro forte.. » che non doveva permettere ciò che non era corretto ma allo stesso tempo «trasparente».
PM : «Le stesse cose gliele diceva anche Pairetto?».
Trefoloni: «A livello tecnico più da Bergamo che da Pairetto, che ritengo condivise. Posso parlare di quelle cose che mi diceva Bergamo».
PM : «Il suo inserimento nella griglia Roma-Juventus..».
Trefoloni: «Posso dire che, per ragioni contingenti, al momento c’erano tensioni ed aspettative. Considerando che il mio repertorio -non avevo fatto un campionato di visibilità tale da essere papabile per quella gara- manifestai perplessità di essere inserito in quella griglia. Mi trovai con Bergamo al funerale del padre di Pairetto..stava valutando la possibilità di inserirmi in quella griglia… manifestai perplessità con la Fazi e con Bergamo, salvo poi dare la mia disponibilità. Io, Collina, De Santis… eravamo a girare uno spot …in un clima gelido. La mattina successiva - nella notte avevo avuto problemi di salute: nausea, vomito- chiamai la Fazi e dimostrai la problematica dello stato influenzale. Non avevo 39 di febbre ma non stavo bene . Ci sentimmo alcune volte..poi le mi disse: “prendi una decisione perché Bergamo vuole inserirti…. Senti un medico e fatti dare l’indisponibilità”. Nel pomeriggio il medico di guardia constatò il mio stato e fece un certificato medico».
Trofino: «Lei ricorda di essere stato sentito in data 14.05.2006, negli uffici del nucleo operativo .. di Roma?».
Trefoloni: «Si».
Trofino: «A che ora iniziò?».
Trofino verbalizza che l’incontro durò circa 6 ore (dalle 17.00 alle 23.00) -senza sospensione - producendo 3 fogli di dichiarazioni.

Commenta l'articolo sul nostro forum!
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our